SCUOLA – Governo e sindacati trovano l’accordo: sciopero revocato!

Trovato l’accordo tra Governo e Sindacati. Tra gli obiettivi: aumento salariale e lotta al precariato.

Trovato un accordo sulla scuola tra il governo e i sindacati, dopo un vertice notturno a Palazzo Chigi. L’intesa, riferisce Tgcom24, è stata siglata dal premier Giuseppe Conte e dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. L’accordo prevede lo stanziamento di un numero maggiore di risorse per quanto riguarda il rinnovo contrattuale e la lotta al precariato. In risposta, le associazioni sindacali hanno annunciato la sospensione dello sciopero previsto per il 17 maggio.

Le parole di Conte
È stata una “giornata, o meglio, notte impegnativa”, ha ammesso Giuseppe Conte su Facebook. “Sono le 6 del mattino e si è appena conclusa una riunione fiume con i sindacati della scuola. Istruzione e ricerca sono un comparto strategico per il Paese e una priorità di questo governo. Consapevole di dover investire di più, pur in un quadro di finanza pubblica che purtroppo ci pone dei vincoli, il governo si è impegnato a individuare le risorse necessarie per il rinnovo dei contratti, assicurando un congruo incremento degli stipendi” e nuovi “strumenti per superare il problema del precariato“.

Il fine è mantenere aperta “la via del dialogo” per “superare le vertenze di un comparto troppo a lungo trascurato dai precedenti governi.

Il nostro obiettivo è rilanciare e far ripartire il sistema Italia. Continuerò a visitare le scuole, nella consapevolezza del ruolo fondamentale, in una prospettiva inclusiva e solidale, nella costruzione di un futuro migliore, più umano e giusto, per il nostro Paese”.

L’accordo governo-sindacati

Secondo quanto annunciato dal ministro Bussetti, l’accordo prevede “più risorse per il prossimo rinnovo contrattuale, per garantire stipendi adeguati agli insegnanti. Chi insegna da più di 36 mesi avrà percorsi dedicati per l’immissione in ruolo. Sono due dei punti qualificanti dell’intesa”. Il governo manterrà l’elemento perequativo previsto dal precedente Ccnl fino a dicembre 2019, per un valore compreso tra i 7 e i 23 euro a titolo di indennità di vacanza contrattale.

Saranno inoltre stabiliti nuovi concorsi. Il primo, destinato solo a scuola dell’infanzia e primaria, da 16.959 posti. Il secondo sarà invece rivolto alle medie e alle superiori, per un totale di 48.536 disponibilità. Al primo potranno accedere anche i diplomati magistrali prima dell’anno scolastico 2001/2002 e i laureati in scienze della formazione primaria, mentre al secondo avranno accesso anche tutti i laureati che hanno conseguito almeno 24 crediti formativi in materie antro-psico-pedadogiche. Sono 100mila le cattedre che, secondo le previsioni, resteranno scoperte da settembre, anche grazie a quota 100.

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