Regionali Calabria, dopo stop di Salvini la telefonata di Berlusconi

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Il centrodestra tenta di compattarsi in vista delle elezioni regionali. Per Silvio Berlusconi questa è un’occasione per dimostrare al Capo dello Stato che “la maggioranza del Palazzo è diversa dalla maggioranza del Paese“. Sembra esserci però già qualche problema sul nome del candidato governatore della Calabria, con un primo stop di Matteo Salvini.

La manifestazione del 19 ottobre

Il centrodestra tenta di compattarsi per fronteggiare il governo a guida PD-M5S. Intervenendo dal Palazzo delle Stelline di Milano, dove c’è stata la due giorni “IdeeItalia” organizzata da Mariastella Gelmini, Silvio Berlusconi quindi annuncia: “Avevamo annunciato una forte opposizione in Parlamento, forte ma responsabile e costruttiva. Ma il governo porta un’insidia ai diritti di libertà. Per questo il 19 ottobre sarò in piazza anch’io, per difendere i nostri diritti di libertà”.

Il leader di Forza Italia conferma quindi il suo pieno appoggio alla manifestazione chiamata dal Carroccio a Roma.

Berlusconi puntualizza: “La Lega non ci aveva ufficialmente invitato alla manifestazione, neanche con una telefonata. Ma noi avevamo detto che mandavamo una delegazione”. Poi, aggiunge, “abbiamo sentito le minacce di carcere da parte del governo ho cambiato idea sul nostro modo di protestare“.

Le elezioni in Calabria

“Vedremo i risultati delle elezioni regionali. – conclude quindi – Solo se ci fosse una clamorosa vittoria del centrodestra, allora il capo dello Stato si dovrebbe accorgere che la maggioranza del Palazzo è diversa dalla maggioranza del Paese“. Ed infatti, Silvio Berlusconi cerca di trovare un’intesa sulla Calabria con Matteo Salvini. Il candidato indicato dagli azzurri è il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.

Nel corso di una diretta Facebook, dal leader della Lega sembra arrivare uno stop: “Io chiedo il nuovo a nome di tanti calabresi, candidati non indagati e pluriprocessati, che guardino avanti e che non ci riportino indietro.

Che permettano alla Calabria di andare avanti”.

Come riporta La Gazzetta del Sud, a margine dell’iniziativa milanese l’ex premier chiarisce però: “Noi abbiamo sottoposto a due gruppi di avvocati le vicende che riguardano Mario Occhiuto e che vengono dalla giustizia calabrese. Ci hanno risposto entrambi che sono cose non solo lontane nel tempo, ma anche che assolutamente non danno alcuna preoccupazione“.

Le telefonata

Alcuni retroscena rivelano infatti che alla fine tra Berlusconi e Salvini ci sia stata una telefonata chiarificatrice. “Vogliono farci litigare, ma andiamo avanti uniti” avrebbe quindi assicurato l’ex ministro dell’Interno come riporta Libro Quotidiano.

Sulle pagine di La Repubblica, Mariastella Gelmini cerca di chiudere il cerchio chiarendo: “Come noi sosteniamo Donatella Tesei in Umbria, così gli amici leghisti sono certa che accetteranno un accordo ragionevole sulla Calabria”.

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