Accusa a Google: ha creato un’app spia per sorvegliare le proteste dei lavoratori

Alcuni dipendenti di Google hanno accusato la compagnia di aver installato sulle loro postazioni un’estensione per monitorare l’organizzazione di eventuali riunioni sindacali.

(Photo Illustration by Rafael Henrique/SOPA Images/LightRocket via Getty Images)

Si fa sempre più teso il rapporto tra Google e i suoi dipendenti. Secondo quanto riportato da Bloomberg, alcuni impiegati di Big G accusano la compagnia di aver sviluppato un’estensione per il browser Google Chrome installato sulle postazioni dei dipendenti che potrebbe spiare e monitorare eventuali attività di protesta o semplici riunioni sindacali per discutere dei propri diritti.

Secondo quanto si legge, questa nuova funzione sviluppata a partire dal mese scorso e ora installata su ogni computer usato dai dipendenti sarebbe in grado di segnalare chiunque decida di organizzare una riunione con più di 100 partecipanti. Da parte dei lavoratori, il servizio che interagisce con Google Calendar è stato percepito come una violazione della propria libertà di associazione, perché in questo modo i direttori sono “subito a conoscenza di ogni tentativo di organizzazione da parte dei lavoratori”, e questo potrebbe inibire la loro libera partecipazione.

Dal canto loro, invece, da Google fanno sapere che si tratta soltanto di un’estensione volta a migliorare la sicurezza di alcune funzioni del browser, evitando possibili problemi legati allo spam di notifiche. Inoltre, un portavoce del colosso di Mountain View fa sapere ancora a Bloomberg che il servizio non riporta nessuna informazione personale su chi crea un evento: “Queste affermazioni sull’operazione e lo scopo di questa estensione sono categoricamente false. Si tratta di un promemoria popup che chiede alle persone di valutare prima di aggiungere automaticamente una riunione ai calendari di un gran numero di dipendenti”.

Ad allarmare i dipendenti è però stato soprattutto il venire a conoscenza del fatto che questa nuova funzione sarebbe stata installata sulle loro postazioni indipendentemente dal loro volere, e che non può essere disinstallata.

Ancora una volta insomma Google finisce al centro delle polemiche per azioni che potrebbero ledere i diritti dei suoi dipendenti. Soltanto settimana scorsa, per esempio, alcuni impiegati degli uffici di Google a Zurigo hanno deciso di riunirsi per discutere la possibilità di unirsi in sindacato, ma i direttori hanno cercato di impedire la riunione, come riporta The Vox. E i sindacati degli youtuber hanno fatto saltare il tavolo di confronto previsto a Berlino, dopo che l’azienda ha dato come aut aut la presenza di un portavoce sgradito. E il mese scorso altri lavoratori di aziende appaltatrici del colosso avevano deciso di dare vita a un sindacato dei lavoratori tech in unione con la sigla United Steelworkers, il più importante sindacato dei metalmeccanici americano, per ottenere maggiori tutele.

Leggi anche

Potrebbe interessarti anche

loading...