Huawei inaugura un nuovo centro per l’innovazione a Roma

Oltre la smart city: Huawei punta direttamente a essere riconosciuta come la capofila che ha reso (renderà) l’Italia una nazione (tutta) smart. Ogni dettaglio dell’inaugurazione della nuova sede di Roma, sulla Laurentina, sembra comunicare un “noi c’eravamo, e ci saremo”. Sui monitor della sala dove si svolge la conferenza stampa…

Innovation Experience and Competence Center di Huawei, Roma (Foto: DP)

Oltre la smart city: Huawei punta direttamente a essere riconosciuta come la capofila che ha reso (renderà) l’Italia una nazione (tutta) smart. Ogni dettaglio dell’inaugurazione della nuova sede di Roma, sulla Laurentina, sembra comunicare un “noi c’eravamo, e ci saremo”. Sui monitor della sala dove si svolge la conferenza stampa campeggiano numeri e cronologie, così come nei discorsi dei presenti un mantra ripete che l’azienda opera sul territorio da 15 anni.

Thomas Miao, amministratore delegato di Huawei Italia, ha descritto la partenza, allora, come una “piccola organizzazione” poi diventata una “piattaforma solida” per la prosecuzione  degli investimenti. Apertura ai partner e collaborazione sono altre parole che ricorrono: “Il nostro Innovation experience and competence center vuole essere un’infrastruttura a disposizione di imprese, startup e pubblica amministrazione e rappresentare un esempio di collaborazione con l’intero ecosistema del Paese, all’insegna dell’apertura e della trasparenza”, ha concluso Miao, sottolineando le sfide della cyber security.

“Non possiamo negare le preoccupazioni legate al 5G, la Cina non le ignora – fa eco l’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese Li Junhua –. Ma dobbiamo affrontare tutto questo in buona fede, rendendolo uno strumento migliore”. Bisogna andare verso “un futuro condiviso di internet”, aggiunge, che non sia discriminatorio, ma inclusivo, perché “l’isolamento e l’unilateralismo non produrranno alcun successo”.

“I rapporti bilaterali Cina-Italia sono andati migliorando esponenzialmente nel corso degli anni” sottolinea ricordando la visita a marzo del presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping , così come la partecipazione di Conte al Forum sulla Via della Seta in aprile. La collaborazione dell’Italia con la Cina è un fulcro importante, continua ricordando i 25mila studenti cinesi in Italia e i 6mila italiani in Cina. Sui risultati di Huawei specifica inoltre che dall’arrivo sono stati mille i dipendenti assunti e oltre 2400 posti di lavoro indiretti generati: “I report hanno mostrato che ha massimizzato la localizzazioni delle operazioni mondiali lavorando con i partner locali”. 

La sindaca di Roma Capitale, Virginia Raggi, intervenuto all’inaugurazione, vede i nuovi centri come “un’occasione in questa era di transizione in cui la rete è diventata protagonista delle nostre vite in maniera prepotente: non possiamo scegliere, ma dobbiamo cogliere le opportunità fonti di beneficio e business. Come amministratrice, il suo pensiero va al “beneficio per i cittadini” e a una “tecnologia aperta alle persone, utile, facile e attrattiva, con al centro le persone stesse”.

S.E. Li Junhua, Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese; Luigi De Vecchis, Presidente Huawei Italia; Virginia Raggi, Sindaca di Roma; Thomas Miao, ad Huawei Italia

Thomas Miao, presentando l’impronta verde e smart dei nuovi uffici, ha inserito l’inaugurazione all’interno di una mappa di eventi, dall’avvio nel 2016 dell’Ioc – Intelligence pperation center – sviluppato presso il Joint Innovation Center di Pula (Cagliari), in accordo con la Regione Sardegna, Crs4 e Huawei per la ricerca sulle smart city “che ha reso la città efficiente e verde al roadshow di un mese e mezzo sempre dedicato alla smart city.

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