NextGen 2019: il regolamento sperimentale del torneo. Set a 4, punto decisivo sul 40-40 e tanto altro… La guida completa

Milano si appresta ad ospitare le NextGen ATP Finals: la terza edizione andrà in scena da martedì 5 a sabato 9 novembre e metterà di fronte l’australiano Alex de Minaur, il canadese Denis Shapovalov, lo statunitense Frances Tiafoe, il transalpino Ugo Humbert, il norvegese Casper Ruud, il serbo Miomir Kecmanovic, lo svedese Mikael Ymer e la wild card italiana Jannik Sinner.

Gli otto contendenti saranno divisi in due gruppi da quattro, con il numero 1 nel Gruppo A ed il numero 2 nel Gruppo B, poi i numeri 3 e 4, 5 e 6, 7 e 8, verranno sorteggiati, col primo nel Gruppo A. I primi due di ciascun girone passeranno alle semifinali, con i seguenti accoppiamenti: 1A-2B, 1B-2A.


Le NextGen ATP Finals non assegnano punti per il ranking mondiale in quanto si tratta di un torneo atipico con regole molto particolari, anche se, rispetto a quanto visto a Milano nelle prime due edizioni, non vi saranno ulteriori novità, anzi è stata eliminata la regola del no-let: se la pallina tocca il nastro sul servizio e resta in campo; questo verrà ripetuto, come accade normalmente.

Può sembrare ormai regola comune, ma è stata introdotta proprio nella prima edizione del torneo la norma dello shot clock, che impone tra la prima e la seconda e tra un quindici e l’altro di battere entro 25 secondi, per evitare che il gioco rallenti troppo e per rendere uniformi le tempistiche per entrambi i giocatori in campo. Sarà possibile un solo time-out medico per parte.

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Si giocherà al meglio dei cinque set, ciascuno verrà vinto dal giocatore che per primo arriverà a quota quattro game (con tie break sul 3-3), per lasciare inalterato il numero minimo di giochi da vincere per portare a casa un match (dodici). Sul 40-40 ci sarà il deciding point, dove sarà il giocatore in risposta a decidere da quale lato dovrà servire l’avversario.

Molto controversa la regola del coaching, impedito nel circuito maggiore ma permesso, ad esempio dalla WTA, seppur con differenti modalità: alla fine di ogni set i giocatori saranno in collegamento, con delle cuffie, con i loro allenatori, in modo da essere isolati dal rumore che il pubblico potrebbe fare, dato che sarà libero di muoversi anche a scambio in corso.

Per velocizzare il gioco inoltre, ci sarà il riscaldamento più breve, che consentirà l’inizio del gioco a soli quattro minuti dall’ingresso in campo del secondo giocatore. Non saranno presenti inoltre i giudici di linea, dato che sarà l’occhio di falco ad effettuare tutte le chiamate.

Sulla falsariga di quanto accade negli altri sport con le racchette, tennistavolo e badminton, gli atleti avranno uno spazio preposto all’utilizzo ed al deposito dell’asciugamano durante gli scambi, che dovranno poi prendere autonomamente, senza che siano i raccattapalle a passarli.

roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: e-motion/Bildagentur Zolles KG/Christian Hofer

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