Ornella Vanoni sul caso Segre: “Italia non ha rispetto per il dolore”

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Ornella Vanoni ha voluto esprimere la sua opinione sulle polemiche in merito all’astensione dei partiti del centrodestra sulla mozione di Liliana Segre per l’istituzione di una Commissione sull’antisemitismo e l’intolleranza web.

La cantante milanese ha voluto chiedere pubblicamente scusa alla senatrice a vita – sopravvissuta all’Olocausto – a nome dell’Italia, accusando il proprio Paese di non avere rispetto per il dolore altrui.

Ornella Vanoni sul caso Liliana Segre

In un post pubblicato sul proprio account Twitter nella giornata del primo novembre, la Vanoni afferma: “Chiedo scusa alla signora Segre. Per questo paese senza rispetto per il dolore. In un tweet successivo, la Vanoni dichiara inoltre: “Se andiamo avanti così finirà che odieremo anche il portinaio srilankese. Complimenti”.

Il riferimento della cantante è alla votazione del Parlamento in merito alla mozione sull’istituzione di una Commissione sull’antisemitismo e l’intolleranza web.

Mozione che aveva la stessa Segre come prima firmataria e che è stata approvata a maggioranza, ma che ha purtroppo visto l’astensione dei partiti di centrodestra. I suddetti partiti poi non hanno nemmeno partecipato all’applauso tributato dall’Aula alla senatrice a vita, scatenando furenti polemiche.

Le scuse dei politici

Nelle ore immediatamente successive alla votazione in Parlamento sono stati in molti anche tra gli esponenti dello stesso centrodestra a porgere le proprie scuse alla senatrice Segre per l’episodio degli astenuti. In particolare alcuni esponenti di Forza Italia hanno voluto prendere le distanze da quello che è sembrato essere un passo falso del loro partito. Tra questi il senatore Andrea Cangini, che ha dichiarato: “Assieme ad altri colleghi di Forza Italia, ho sentito il dovere di dissociarmi dal voto espresso nell’Aula del Senato dal mio gruppo politico sulla cosiddetta Commissione Segre.

 

[…] Astenendoci sulla mozione Segre assieme a Lega e Fratelli d’Italia siamo a mio avviso cascati nella trappola con tutte le scarpe”.

Più rumorose sono state invece le scuse di Mara Carfagna, che ha accusato Forza Italia di avere tradito i suoi stessi valori: “La mia Forza Italia, la mia casa, non si sarebbe mai astenuta in un voto sull’antisemitismo. Stiamo tradendo i nostri valori e cambiando pelle. Intendo questo quando dico che nell’alleanza di centro destra andiamo a rimorchio senza rivendicare nostra identità”.

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