Basket femminile: respinto il ricorso di Torino sul caso della gravidanza di Alexis Jennings. La società: “Faremo ancora ricorso”

Un caso particolare ha scosso di recente il mondo del basket femminile. La tematica, per sua natura, non è neanche infrequente: un’atleta che resta incinta. In questo caso, si tratta di colei che era stata originariamente scelta come centro titolare dell’Iren Fixi Torino, Alexis Jennings.

Torino ha cercato di muoversi per trovare una sostituta, ma la FIP ha bloccato tutti i progetti di mercato, poiché a suo dire la società aveva già raggiunto il limite dei visti spendibili e consentiti, senza che quella di Jennings potesse configurarsi come eccezione particolare dovuta allo stato di gravidanza della giocatrice. Torino, allora, ha deciso di inoltrare presso la Federazione un ricorso per poter tornare ad agire sul mercato.

Il ricorso è stato respinto dal Tribunale Federale, provocando l’ira della società presieduta da Giovanni Garrone, che cita il fatto che in questo modo il campionato sia falsato nei suoi esiti e, soprattutto, la violazione dei principi di difesa della maternità, dell’eguaglianza competitiva dei campionati e della difesa delle società che operano nello sport femminile. L’Iren Fixi ha inoltre annunciato il passaggio al successivo grado di giudizio, presso la Corte Federale, al fine di poter ottenere la sostituzione di visto extracomunitario. Il tutto accadrà quando saranno rese note le motivazioni del rigetto che è stato deciso dal Tribunale Federale.

Torino, che in campionato viaggia nel gruppo in decima (e di fatto penultima) posizione a 2 punti assieme a Palermo, Costa Masnaga e Virtus Bologna, è difesa in questa fattispecie dall’avvocato Enrico Cassì.

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Credit: Ciamillo

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