Cascina esplosa, chiamata di un carabiniere ferito: “Stiamo morendo”

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Emergono nuovi elementi sull’episodio della cascina esplosa nei pressi di Alessandria: tra questi la registrazione della chiamata di un carabiniere ferito che avverte la Centrale delle condizioni dei presenti.

Cascina esplosa, la chiamata di un carabiniere

É Roberto Borlengo ad essere riuscito, seppur ferito, a chiamare i colleghi per avvertirli del luogo in cui era avvenuta l’esplosione. Ripetuta e continua la richiesta di far giungere velocemente i soccorsi sul luogo, perché “è crollato tutto, stiamo morendo“. Il carabiniere ha brevemente raccontato l’accaduto e dato informazioni sul numero dei feriti, quantificati in cinque o sei compresi anche i Vigili del Fuoco.

Seppellito e incastrato sotto le macerie, con il sangue che continuava a scorrere e con un occhio che credeva di aver perso, Roberto era davvero convinto di morire. “Se mi va male di’ ai miei che voglio loro un mondo di bene.

Guarda se devo andarmene a 31 anni in questo modo“, ha detto al telefono. A tranquillizzarlo e intrattenerlo dall’altra parte c’era il collega Pasquale, che è stato connesso con lui fino a quando non sono arrivate le ambulanze.

Tra la richiesta di ulteriori informazioni e le parole di conforto e rassicurazione, è riuscito a far passare più velocemente quegli attimi drammatici. Dagli audio diffusi si sentono in sottofondo urla, grida e strazianti richieste di aiuto da parte delle altre persone ferite e rimaste intrappolate sotto le macerie. Roberto intanto continua a dire ai colleghi di fare in fretta e di portare le gru, temendo di stare per svenire.

Per fortuna Roberto si è salvato, insieme al vigile Luca Trombetta e al caposquadra dei Vigili del Fuoco Giuliano Dodero.

Non ce l’hanno fatta invece tre Vigili del Fuoco: Matteo Gastaldo, Mario Triches e Antonino Candido.

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