Ex Ilva, Conte a Taranto incontra gli operai: tensione all’arrivo

ex Ilva
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All’arrivo di Giuseppe Conte, i lavoratori dell’ex Ilva lo hanno assalito, alimentando critiche e tensioni. Il premier non si è sottratto al confronto: “Sono qui per ascoltare tutti”. “Non ho la soluzione in tasca, in questo momento il dato di fatto è che Arcelor Mittal restituisce la fabbrica”, sono state le sue parole. Giunto allo stabilimento di Taranto, Conte non nasconde le difficoltà del momento, promettendo che nei prossimi giorni si valuterà la situazione e assicura che “qualsiasi situazione può diventare anche una opportunità”. Gli ambientalisti e gli abitanti della zona chiedono a gran voce la chiusura dello stabilimento.

Ex Ilva, la visita del premier Conte

“Parlerò con tutti, ma con calma”, ha detto davanti ai cancelli dell’ex Ilva, dove ad accoglierlo c’era una folla di persone, tra operai e residenti del quartiere Tamburi.

La maggior parte delle persone presenti ha chiesto la chiusura dell’ex Ilva.

Qualcuno, invece, ha fatto riferimento alla possibile riconversione con conseguente utilizzo degli operai per la bonifica. “Stiamo lavorando molto per l’energia pulita”, assicura il Presidente del Consiglio.

I cittadini pugliesi non ci stanno e alimentano la tensione affermando: “Basta chiacchiere. Qui sono più i morti che i bambini“. Non hanno dubbi: “Vogliamo la chiusura. Noi vogliamo vivere”. “Vai in ospedale. Vai a vedere i bimbi fare le chemio”, sono le parole rivolte al premier da parte di alcune persone presenti allo stabilimento. “Sono qui senza maschera”, la replica di Conte.

Intanto il cardinale Angelo Bagnasco si appella al governo: “Il buonsenso deve prevalere, l’intelligenza e il buonsenso, perché qui si tratta non di scaramucce di principio, ma di lavoro e vita concreta di migliaia di famiglie, è una gravissima sconfitta per il Paese”.

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