Donna violentata fuori dalla discoteca da due cugini: un terzo filmava

donna violentata fuori dalla discoteca
donna violentata fuori dalla discoteca

Si fidava di loro, sembrava stesse nascendo una bella amicizia. Invece, la donna violentata fuori dalla discoteca è rimasta vittima di quegli stessi ragazzi che credeva suoi amici. La ragazza è stata ripetutamente stuprata da due cugini, mentre un terzo filmava la violenza disumana e bestiale. Il fatto risale alla serata del 4 agosto 2018.

Donna violentata fuori dalla discoteca: la dinamica

Pensava di trascorrere una piacevole serata in compagnia di alcuni amici, conosciuti in quello stesso locale solo pochi giorni prima. Invece, quella che sarebbe dovuta essere una nottata di festa, allegria e spensieratezza, si è trasformata in un incubo, fatto di violenze ripetute e orrori.

Francesco, 26enne di Caserta, e Antonio, 32enne di San Felice a Cancello, hanno abusato della donna fuori dalla discoteca in zona Idroscalo, a Milano.

Il 32enne risulta imparentato con esponenti di spicco di un clan della zona. Il ministero dell’Interno ha inserito l’uomo nel programma di protezione. Per i due è scattato il fermo. Dopo le serrate attività di indagini, i due sono stati rintracciati a Segrate, nel Milanese, nella mattinata di venerdì 8 novembre. Su Antonio e Francesco vige un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal Gip di Milano Anna Magelli. Su di loro grava l’accusa di violenza sessuale.

La procura dei minori, invece, sta eseguendo le indagini che riguarderebbero un minorenne che era insieme ai due colpevoli in quella sera di agosto. La giovane, visitata alla Mangiagalli, aveva subito sporto denuncia.

Al bancone uno dei due aguzzini “mi diede il bicchiere.

Non capivo più nulla”. Dopo una serata tra cocktail e balli, la giovane aveva accettato un passaggio in auto. Tuttavia, i tre ragazzi non l’hanno riportata a casa. Condotta in un altro appartamento, l’hanno violentata a turno. Quando si sono avvicinati alla casa della vittima, in zona Segrate, gli inquirenti hanno accertato che la donna è stata nuovamente violentata, mentre il più piccolo riprendeva la scena con il suo cellulare.

Il gip Anna Magelli ha accolto il quadro accusatorio, per la quale i due accusati “hanno dimostrato la mancanza di capacità di controllo dei propri istinti sessuali, per soddisfare i quali non hanno esitato a usare violenza contro la ragazza”.

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