Un ingegnere ha inventato il wc autopulente: un nuovo rivestimento lo rende molto più scivoloso

Nel World Toilet Day la notizia di un doppio spray da applicare sul water e capace di renderlo repellente a liquidi e batteri, evitando gli sprechi di acqua

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(foto: Getty Images)

Un rivestimento che rende il water più scivoloso e dunque evita maleodeoranti tracce e grandi sprechi d’acqua sembrerebbe il miglior modo di festeggiare la Giornata mondiale del gabinetto. In effetti la ricorrenza esiste, World Toilet Day, cade oggi ed è stata istituita dall’Onu. Ma al di là delle facili ironie, di noi che da qualche generazione un gabinetto almeno decente l’abbiamo, la giornata nasce proprio per sensibilizzare del fatto che oltre il 60% della popolazione mondiale ancora non ha servizi igienici adeguati con conseguenze sulla salute globali. Proprio occupandosi di servizi per i paesi più poveri, alcuni ricercatori hanno sviluppato un doppio spray capace di rendere la superficie del water ben più liscia. Questo permette di usare fino al 90% in meno di acqua per rimuovere le feci.

Tra i problemi che riguardano le nostre toilette c’è infatti proprio il consumo di acqua. Se pensate che ogni tiro di sciacquone del vostro water scarica all’incirca sei litri d’acqua, non è difficile immaginare che ogni giorno vengono sciacquonati 141 miliardi di litri. Questo equivale a 6 volte il consumo di acqua in Africa. Considerate perciò di poter ridurre quel consumo e conservare acqua per quei luoghi che ne patiscono enormi carenze.

Su questo stava lavorando l’ingegnere Tak Sing Wong, come raccontato dal Guardian, nel 2015, sviluppando soluzioni pratiche per water destinati a zone in cui acqua, fogne ed escrementi sono un problema. Da quelle prime ricerche, è nato così, assieme ad altri studiosi della Pennsylvania State University, Less (in inglese “meno”) acronimo che sta per liquid-entranched smooth surface, “superficie liscia a contatto con liquido”. “Il nostro team”, spiega Wong, “ha sviluppato un rivestimento repellente a liquidi, feci e batteri, che essenzialmente rende un water autopulente”.

Il nuovo rivestimento si compone di due spray che funzionano su tutti i materiali con cui sono fabbricati i water. Il primo, fatto di polimeri molecolari, costruisce una superficie repellente al liquido: una fitta rete di nanocapelli, dal diametro inferiore un milione di volte rispetto ai capelli umani. A questo si applica un secondo spray che funge da lubrificante sopra i peli microscopici, costruendo di fatto un rivestimento super-scivoloso.

Lo hanno confermato i test. Prima i ricercatori hanno lasciato cadere da 40 centimetri d’altezza e con un angolo di 45° gradi delle sostanze viscose, una sorta di feci artificiali. Dunque hanno ripetuto i test con feci vere e proprie, gentilmente offerte da tre donatori anonimi. I risultati erano gli stessi: il water, ricoperto dal peculiare rivestimento, richiedeva molta meno acqua, 90 % in meno, per rimuovere qualsiasi tipo di traccia di escrementi. “Ero molto contento nel vedere quanto facilmente la materia fecale scivolasse dalla superficie rivestita”, ha raccontato Wong.

Ma non si tratta soltanto di risparmio di acqua o di rimuovere qualcosa di fastidioso all’occhio e al naso. È anche una questione di salute. “La cacca attaccata al water non è solo spiacevole per chi usa il bagno, ma può presentare anche dei seri problemi di salute”, aggiunge. Infatti tracce simili, in particolare nei luoghi di lavoro, possono permettere la proliferazione di batteri anche dannosi. E il materiale, invece, si è dimostrato ai test particolarmente capace di limitare la permanenza dei batteri sulla superficie del water.

Il rivestimento, ideato dai ricercatori, è parecchio resistente e può sopportare 500 tiri di sciacquone. Un problema tuttavia ancora da risolvere è la sua resistenza all’acidità dell’urina. Altro e più significativo problema è quali conseguenze possa avere sull’ambiente il deteriorarsi di tale rivestimento.

Il molto citato filosofo sloveno Slavoj Žižek collegava, metaforicamente, il carattere culturale e politico dei tedeschi, dei francesi e degli anglosassoni alla forma dei loro water e soprattutto dei loro scarichi. La questione per lui era: il rapporto tra il soggetto e il suo escremento. Ma se l’escremento corre senza lasciar traccia verso lo scarico, sia che questo stia davanti o dietro, come nel caso della superficie rivestita, cosa resta?

Mentre ci riflettiamo, i ricercatori, hanno pubblicato la loro ricerca su Nature Sustainability, e più pragmaticamente hanno già sviluppato una start-up per produrre il nuovo materiale. D’altra parte, a due giorni soltanto dal compleanno (17 novembre) dell’imperatore romano Vespasiano, celebre per aver tassato i bagni pubblici, va ricordato: pecunia non olet.

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