Omicidio Partinico, l’assassino ha confessato: la ricostruzione

Maria e Antonino si erano incontrati per la consegna dei soldi che avrebbero comprato il silenzio sul loro rapporto: poi è avvenuto l’omicidio.

omicidio partinico
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Maria Lacramioara Di Piazza è stata brutalmente uccisa da Antonino Borgia a pochi giorni dalla giornata internazionale contro al violenza sulle donne. L’imprenditore, al culmine di una lite, l’avrebbe colpita a bastonate in testa prima e con una coltellata poi. Il diverbio era scoppiato dopo che Maria aveva minacciato l’uomo di rivelare la relazione a sua moglie. La morte della 30enne incinta è avvenuta tra Partinico e Balestrate vicino Palermo. Inoltre, il suo assassino, dopo il brutale gesto, ha proseguito la routine quotidiana come se nulla fosse. Ora è accusato di omicidio, porto illegale di arma, occultamento di cadavere, procurato aborto. Analizziamo la ricostruzione dell’omicidio di Partinico dopo la confessione dell’amante.

Omicidio Partinico: la confessione

Ana Maria risiedeva a Giardinello, in provincia di Palermo, e da quasi un anno aveva una storia con Antonino Borgia. Intorno alle ore 7 di sabato 23 novembre, la donna di origini romene avrebbe incontrato il suo assassino.

Ana aveva chiesto a Borgia 3 mila euro per il suo silenzio, altrimenti avrebbe riferito alla moglie di Antonino della loro relazione. L’uomo aveva accettato “Due settimane fa – ha sostenuto l’indagato – lei era in Romania e mi ha mandato un messaggio in cui mi ha scritto che si era fatta tutti gli esami perché era svenuta e aveva scoperto di essere incinta. Mi ha detto che il figlio era mio e che non poteva portare avanti la gravidanza perché già aveva un figlio e la madre l’avrebbe mandata via di casa”.

Dopo una lite furiosa sul posto, Borgia avrebbe colpito la donna con un coltello sulla pancia. Lei avrebbe tentato al fuga, ma alle 7:38 (secondo le riprese delle telecamere di sicurezza) accade qualcosa.

La vittima ha urlato: “Ma che fai aspettiamo un bambino, io ti amo. Tu mi ami? Buttalo quel coltello. Devo morire? Dimmelo devo morire?”. Poi i due sono risaliti sul furgone si sono diretti verso il ponte di Partinico, dove è cominciata una nuova lite. La donna scende dal mezzo e cerca di nuovo la fuga. Nel frattempo una passante chiama i soccorsi, ma ormai è troppo tardi. Antonino inizia a prendere a bastonate l’amante fino a ucciderla. Avvolge il suo cadavere in un lenzuolo, lo lega con una corda e lo lascia tra le sterpaglie. Poi prosegue la sua vita come se nulla fosse mai accaduto.

Alle 17:20 in commissariato arrivano alcune immagini delle telecamere di sicurezza del vicino di casa.

Borgia viene fermato dai carabinieri e viene interrogato. Infine confessa il femminicidio.

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