Al Bano scrive una lettera alla madre Jolanda: “Mamma cara, sei riuscita a farmi piangere”

Sono passati pochi giorni dalla scomparsa di Jolanda Ottino, la madre di Al Bano Carrisi, che si è spenta all’età di 96 anni. La sua dipartita è stata fonte di immenso dolore per il cantante pugliese, da sempre stato legato in maniera indissolubile alla madre, che è stata per lui un esempio, un faro nei momenti più difficili, oltre che il suo più grande amore. In una lunga lettera pubblicata dal settimanale Gente, la voce di Cellino San Marco ha lasciato che tutto il suo dolore e la nostalgia venissero fuori e si tramutassero in parole colme di sofferenza.

La lettera di Al Bano alla madre Jolanda

Parole toccanti, quelle che Al Bano Carrisi scrive per ricordare la madre, in una lettera che viene pubblicata sulle pagine del settimanale Gente, a cui il cantante ha voluto consegnare la tristezza di questi giorni, in cui non è riuscito ad esprimersi come avrebbe voluto. Anche nella prima intervista in tv dopo la scomparsa della mamma, poche sono state le parole espresse sulla sua perdita tanto è il vuoto che sente di dover colmare e che non gli ha permesso di parlare apertamente:

Mamma cara, sei riuscita a farmi piangere. Le lacrime le ho sempre mandate indietro, e Dio sa quante volte ho dovuto farlo, ma stavolta le lascio scorrere: sto invecchiando, forse. Dopo che ti abbiamo portato al camposanto, mercoledì 11 dicembre, ero frastornato, spento, smarrito, senza parole. Ero stanco dentro. Invece ora che la nebbia del dolore da un po’ di respiro all’anima ritrovo la voglia di parlarti.

Il cantante è un fiume in piena e scrive che nonostante la madre fosse già anziana e negli ultimi tempi la sua salute non fosse al cento per cento, gli aveva promesso che sarebbe stata lì ad attenderlo, dopo l’ultimo concerto, ma così non è stato: “Mi hai fatto un brutto scherzo, quando sono tornato eri rigida, fredda, piccola e leggera come una bambina. Ma era giusto che tu andassi. Sei in paradiso, riposati, tieni la mano al tuo uomo. A me restano ricordi e insegnamenti. Devo sorridere, non devo piangere: ho avuto la fortuna di averti come madre. Sei stata il mio faro di onestà, semplicità, umiltà, ora sei la mia stella”.  

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