F1, Max Verstappen: “Gli steward sono come gli arbitri di calcio, le decisioni sono diverse. Ti chiedi sempre il perché”

Max Verstappen ha parlato degli steward della F1 senza particolari remore, come è tipico del suo carattere. L’olandese è stato più volte protagonista di episodi controversi in gara, quest’anno ha vinto il GP d’Austria dopo un contatto dubbio con Charles Leclerc e poi aveva battagliato in maniera dura con lo stesso monegasco a Silverstone ma in entrambi in casi non era stato penalizzato come invece era successo ad altri piloti in altre occasioni. Il pilota della Red Bull si è soffermato sui commissari in un’intervista concessa a motorsport.com: “La cosa è come nel calcio, no? Si hanno arbitri diversi, qualcuno ti dà un cartellino giallo più facilmente rispetto ad altri. È la stessa cosa. Ovviamente c’è un regolamento, ma anche gli steward hanno un minimo di voce in capitolo al momento di applicarlo. Quando si gioca in Champions League o in Premier League, l’arbitro può essere diverso. A volte si scampa con un cartellino giallo, altre volte si prende il rosso e ti chiedi ‘ma cosa succede?’. Credo che in Formula 1 sia esattamente la stessa cosa”.

Max Verstappen ha poi proseguito: “Va anche bene. Quando sei dalla parte sbagliata della penalità è sempre male, a meno che tu non abbia fatto davvero qualcosa di brutto e non puoi accettarlo. Ma quando è come il 50/50 e ricevi la penalità, ti chiederai sempre perché. È molto difficile per gli steward. Voglio dire, sono stato nella loro stanza al round di Formula E di Marrakech come punizione per i servizi sociali e li ho visti mentre distribuivano penalità. Non è facile per loro. Anche loro non vogliono infliggere penalità. A volte devono farlo, anche per applicare le regole. Possiamo forse cercare di alleggerire alcune delle penalità o semplicemente scriverle in modo diverso nel regolamento”.


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Foto: Lapresse

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