10 startup italiane che potrebbero avere successo nel 2020

Foodtech, fintech, medtech, mobilità, bambini, pagamenti digitali: i nomi delle società innovative italiane da monitorare quest’anno


Cibo, medicina, finanza, pagamenti digitali, assistenza. Se le startup sono lo specchio degli interessi della nazione che le ospita, l’Italia è ben rappresentata in tutti i settori. Non c’è mercato scoperto: l’innovazione, con il boost di tecnologie come 5G, intelligenza artificiale, machine learning e internet delle cose, ha dato un impulso notevole alle giovani e giovanissime imprese del paese in tutti i campi.

Non c’è dubbio che il 2020 per le startup italiane sarà un anno di fermento. Anche grazie alla notizia che il Fondo nazionale innovazione è diventato operativo. Si tratta dello strumento con cui lo stato potrà investire, con operazioni di venture capital, su aziende e startup strategiche. Iniettando in circolo nuove e attese risorse. Di seguito trovate quindi una lista di 10 startup da tenere d’occhio nel 2020. Ce n’è per tutti i gusti.

Le 10 startup

GrowishPay è la fintech attiva nei social payment, cioè soluzioni di pagamento per trasferire denaro tra utenti o pagare acquisti all’interno di un network. Offre soluzioni social payment per viaggi, nozze, gruppi di acquisto, sharing economy, negozi ed e-commerce attraverso sia il marchio proprietario che in white label con integrazione semplice e veloce. Il modello di business è validato da oltre 95mila utenti attraverso cui sono passati più di 27 milioni di euro. Recentemente ha ottenuto un finanziamento di 730mila euro, necessario per avviare Scuolapay, la soluzione di social payment legata al mondo scolastico: libri, gite, materiali.

Pensa ai bambini anche Filo, startup nata a fine 2014 sviluppando una soluzione Iot per il tracking. Ha ideato Tata Pad, dispositivo anti-abbandono che avvisa i genitori sulla presenza in automobile dei piccoli. Si tratta di un cuscino salva-bambini dotato di intelligenza artificiale. A seconda della gravità della situazione, può inviare notifiche sonore, sms e chiamate di emergenza anche con smartphone spento, scarico, dimenticato in auto o senza campo. All’interno del cuscino è infatti presente un server che si comporta come un centralino virtuale, inviando una chiamata di sicurezza ai contatti selezionati in caso di pericolo.

Sempre legata alle auto, ma in un modo tutto diverso, c’è 2Hire. Ha ideato un device per il controllo da remoto dei veicoli. Un apparecchio che permette di gestire a distanza in tempo reale operazioni come l’apertura e chiusura delle porte. O l’avviamento negli scooter elettrici, ma anche la gestione di biciclette e monopattini. È utile per controllare flotte multi-veicolo, anche grazie al Gps e al tracking dei dati, e si presta allo sviluppo di nuove forme di mobilità. È già operativa a livello internazionale in 9 paesi, in Europa e Sudamerica con 10mila veicoli connessi.

Nell’agritech Biofarm connette gli utenti con i produttori locali bio. Ha chiuso una campagna di successo di equity crowdfunding nel 2018 e il 2020 è l’anno decisivo per il rafforzamento. Ha un modello sia b2b, che b2c. Il cliente accendendo a una piattaforma può adottare un albero e seguire la sua crescita fino alla raccolta.

Tutt’altro business ma medesimo obiettivo di proporre prodotti salutari: Fresco frigo è una startup del cibo salutare che a inizio 2019 ha ottenuto un primo round di finanziamento di 1,3 milioni di euro. Nata nel 2018, è presente in Italia e all’estero con frigoriferi intelligenti installati in ditte e aziende, riempiti con articoli freschi e di qualità, pensati per persone attente al proprio stile di vita. L’infrastruttura è tutta italiana, il 2019 è stato l’anno del go to market, il 2020 quello dell’accelerazione.

Chi punta sul medtech deve seguire Artiness. Sta rivoluzionando la metodologia clinica sfruttando la realtà aumentata in 4D per creare modelli olografici di anatomia del paziente. Propone ricostruzioni scalabili e realistiche del corpo umano specifiche. Per esempio i modelli olografici dell’organo anatomico umano vengo realizzati in un paio d’ore e possono essere utilizzati per la pianificazione di interventi percutanei. In futuro permetterà di fare interventi chirurgici a distanza con la sensazione di essere presenti in sala operatoria.

Lato supporto alle aziende, c’è Competitoor, b2b data platform che fornisce informazioni globali sui prezzi e vantaggi competitivi ai brand e ai retailer online, aiutandoli a tenere sotto controllo i prezzi della concorrenza. Grazie ad algoritmi di machine learning automatizza azioni ripetitive e ricava informazioni di valore basate su dati reali. Ma c’è anche Thinkin, piattaforma iot che consente alle aziende che operano in ambienti chiusi di ottimizzare le proprie operazioni, monitorando in modo discreto e rispettoso della privacy la posizione e il comportamento di persone e risorse all’interno. Offre servizi a valore aggiunto basati sulla posizione agli utenti finali.

Altri due nomi: Photon Path, che ha sviluppato lo strumento che consentirà alle reti ottiche del futuro di esprimere appieno tutte le loro potenzialità e raggiungere la tanto attesa potenza trasmissiva di 40 Gbps. È la White Box, un potente amplificatore con circuito fotonico integrato riconfigurabile. Incrementa le capacità di trasmissione delle reti ottiche, rendendole resilienti ai guasti, grazie ad un software integrato. La startup ha già raccolto un primo round di capitali per completare i primi prototipi e nel 2020 avvia le attività sul mercato europeo.

E Isacc, specializzata nel campo antisismico. Ha elaborato un sistema all’avanguardia plug and play di sensoristica integrata per la diagnostica e il monitoraggio continuo di edifici, che valuta lo stato di salute della struttura nel tempo. La tecnologia brevettata è costituita principalmente da una massa movimentata da pompe idrauliche che come un pendolo funge da contrappeso per l’edificio. Consentendo di smorzarne le vibrazioni e le oscillazioni in caso di sisma.

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