Liliana Segre declina l’invito al convegno sull’antisemitismo di Salvini

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Flavio Lo Scalzo / AGF

Liliana Segre

“Caro collega, grazie dell’invito al convegno del 16 gennaio prossimo a Roma – scrive – purtroppo non potrò partecipare perché una serie di impegni legati al Giorno della Memoria mi tratterranno a Milano tutto il mese. Apprezzo l’iniziativa sull’antisemitismo, un problema che si riaffaccia virulento nelle cronache del nostro tempo in tanti Paesi d’Europa e del mondo intero”.

La senatrice poi aggiunge: “Ritengo però che non si debba mai disgiungere la lotta all’antisemitismo dalla più generale ripulsa del razzismo e del pregiudizio che cataloga le persone in base alle origini, alle caratteristiche fisiche, sessuali, culturali o religiose. Questa visione mi pare tanto più necessaria in questa fase storica, in cui le condizioni di disagio sociale spingono tanti a indirizzare la propria rabbia verso un capro espiatorio, scambiando la diversità per minaccia”.

“Ricordo con piacere – prosegue la senatrice a vita nella missiva inviata a Matteo Salvini – la convergenza delle nostre riflessioni sui rischi di imbarbarimento della società e sulla necessità di fare qualcosa, ciascuno nel proprio ambito ed a partire dalla propria sensibilità per farvi argine”. “Confido che il vostro convegno – conclude – potrà dare un contributo in questo senso e che anche nella commissione contro lo hate speech deliberata dal Senato si potrà realizzare una fattiva collaborazione nell’interesse generale del popolo italiano”.

“La capisco, la ringrazio per la risposta”, replica Salvini, “sarà una bellissima giornata in cui lanceremo dentro e fuori il Parlamento una grande campagna in difesa di Israele, perché nel 2020 gli antisemiti, quelli che odiano Israele non possono essere compresi nel contesto civile, quindi i nemici di Israele sono i miei nemici”.

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