Tennis: Nicolas Jarry e Robert Farah nella rete dell’antidoping. Positivi il numero 2 del Cile e il migliore al mondo di doppio

 

Un terremoto di dimensioni abbastanza rilevanti scuote il mondo del tennis, con due positività ai test antidoping nel giro di pochissime ore.

Il cileno Nicolas Jarry e il colombiano Robert Farah, infatti, sono caduti nella rete dei controlli, in due distinte occasioni: per l’uno durante le finali della nuova Coppa Davis, per l’altro in quel di Calì, a metà ottobre.

Jarry, numero 78 delle classifiche mondiali, ha confessato tramite il proprio account Instagram di esser stato testato due volte durante la settimana della Caja Magica a Madrid, in un caso con riscontro negativo, nell’altro con quello che, nei fatti, gli impedisce di giocare gli Australian Open. Nelle urine del giocatore, in particolare, sono stati trovati il ligandrol, che fa parte del gruppo dei SARMs (Selective Androgen Receptor Modulators), utilizzati nello sport a scopo anabolizzante, e di stanozololo, un derivato sintetico del testosterone che fa parte della famiglia degli steroidi. Il cileno, attualmente, non si è ancora avvalso della facoltà di fare appello, cosa che però sempre tramite il proprio profilo Instagram annuncia di voler fare.

Farah, numero 1 del mondo di doppio in coppia con il connazionale Juan Sebastian Cabal, è stato invece trovato positivo al boldenone, uno steroide androgeno anabolizzante naturale. Citando un report del Comitato Olimpico colombiano, Farah ricorda come il boldenone sia una sostanza non rara da trovare nella carne presente in Colombia. Il suo test positivo è datato 17 ottobre; dieci giorni prima, a Shanghai, era risultato invece negativo. Il giocatore ha pubblicato su Twitter un’immagine con testo in spagnolo nel quale comunica che sta valutando quali passi fare nel prossimo futuro.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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