MotoGP, Test Sepang 2020: tutte le novità e gli aggiornamenti della nuova Yamaha. Valentino Rossi incrocia le dita

Yamaha, una nuova speranza“. Potrebbe essere il titolo di un film, senza che George Lucas abbia da ridire. In realtà, in questo caso, non ci Jedi o Sith e meno che mai spade laser di mezzo. In realtà si parla di due ruote e di una scuderia in cerca di rilancio dopo un periodo (2016-2019) di dubbi e di perplessità.

A Iwata sono rimasti un po’ al 2015, l’anno della grande rivalità tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi, premiante tra mille polemiche il maiorchino. Successivamente la M1 non ha dato quelle risposte che i propri alfieri si aspettavano ed ecco che Marc Marquez ha dato seguito alla sua marcia trionfale e Andrea Dovizioso si è iscritto al club dei “vice-campioni del mondo” per tre stagioni consecutive. Le novità tecniche, dal punto di vista dell’elettronica e anche le nuove gomme Michelin, hanno creato qualche imbarazzo alla squadra nipponica e per questo ritrovare la strada non è assolutamente facile. Il 6 febbraio il vernissage della nuova creatura vi sarà e le aspettative sono tante. Che cosa c’è da aspettarsi dal punto di vista tecnico?

Il modello 2020 avrà un nuovo telaio, evidente dalla nuova presa d’aria dell’airbox frontale sul cupolino, che è più stretta di quella vecchia, provato a Valencia sul finire del 2019. L’obiettivo è chiaro: migliorare l’efficienza aerodinamica ed avere una velocità di punta in rettilineo migliore, essendo questo uno degli aspetti più critici per la Yamaha. Altro aspetto riguarda anche il miglior sfruttamento degli pneumatici. Il telaio resta a doppia trave in alluminio, ma con una costruzione molto diversa intorno alla zona del canotto di sterzo proprio per migliorare la fase di percorrenza e far sì che i piloti possano raggiungere angoli di piega più accentuati in curva. Indubbiamente, però, gli sforzi maggiori si sono concentrati sul motore e sulla citata elettronica. La casa di Iwata si è molto concentrata sull’erogazione della potenza, nel confronto con Honda e Ducati, per fare in modo che le fasi di accelerazioni non siano così critiche.

Aspettarsi dei miglioramenti sostanziali, in breve tempo, è un po’ una chimera, ma indubbiamente Rossi, Maverick Vinales, Fabio Quartararo e Franco Morbidelli si augurano di avere a disposizione una moto assai più performante da questo punto di vista.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: LaPresse 

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