F1, regolamento Mondiale 2020: tutte le novità del campionato prima della grande “rivoluzione”

Tra dubbi e paura, il Mondiale 2020 di F1 forse partirà. Il primo round del campionato è a Melbourne, in Australia (13-15 marzo), ma i punti di domanda non mancano. L’emergenza Coronavirus è ben presente e, nonostante le rassicurazioni dell’organizzazione, le perplessità su un evento a “porte aperte” non sono poche. In territorio oceanico non vogliono rinunciare alla presenza degli appassionati e quindi la vera sfida sarà contenere i contagi.

Un Mondiale, quello che sta per cominciare, in cui i cambiamenti regolamentari non sono significativi. Nel 2021 assisteremo alla vera “rivoluzione” con macchine completamente nuove e una serie di norme volte a garantire un aspetto su tutti: maggior equilibrio tra i concorrenti. Ecco che, per questo, dispositivi come il DAS introdotto dalla Mercedes saranno irregolari. Quest’anno, invece, si seguirà una certa continuità rispetto alle stagioni passate e sono solo alcuni dettagli a meritare attenzione. Di seguito i cambiamenti:

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Bandiera a scacchi

Si tornerà a usare la vecchia bandiera a scacchi, come segnale di fine gara ufficiale, dopo che nel 2019 un guasto al sistema elettronico nel GP del Giappone aveva portato il pannello luminoso a mostrare la fine della corsa con un giro d’anticipo.


Penalità per jump start e controlli del peso

Il regolamento del 2020 offre ai commissari di gara la possibilità di infliggere penalità meno severe di 5 e 10 secondi sia per infrazioni ai controlli del peso che nei jump start. Sarà a discrezione dei giudici valutare l’entità della sanzione.

I condotti dei freni “Listed Parts”

I condotti dell’aria utilizzati per raffreddare i freni sono considerati “Listed Parts”. Ciò vuol dire che sono stati progettati dai team stessi, piuttosto che essere acquistati da un’altra azienda o da un altro team. Altre parti di proprietà sono: la carrozzeria della monoposto, le protezioni anti schiacciamento, le protezioni per impatto frontale e la cellula di sopravvivenza.

Meno elettronica allo start

Nel 2020 i piloti potranno gestire in prima persona il via, con il 90% della coppia del motore controllato direttamente dal comando sulla paletta della frizione o sulle palette della frizione (le regole prevedono anche che siano palette “a trazione”). In particolare, i racing driver avranno a disposizione le funzioni di prevenzione dello stallo e di ricerca del punto di stacco, ma l’abilità personale sarà un fattore discriminante per avere una partenza ottimale.

MGU-K extra 

Le squadre potranno usufruire di tre Unità Moto Generatrici-Kinetic MHU-K nel corso del Mondiale 2020 piuttosto che due, allineando l’assegnazione al numero di elementi consentiti all’anno di Motori a Combustione Interna (ICE), Turbo Charger (TC) e Unità Moto Generatrici-Calore (MGU-H). Rimangono due le batterie e le centraline elettroniche da usare in quest’annata.

Meno carburante fuori dal serbatoio

Le nuove norme limitano la quantità di carburante che può essere presente al di fuori del serbatoio a soli 250 ml (due litri nel 2019) e tutti da utilizzare per il legale funzionamento del propulsore. Uno modo per prevenire che le scuderie possano sfruttare la situazione dettata dalle grandi quantità di carburante al di fuori del serbatoio citato.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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