Il decreto del governo per rendere più agevole l’accesso al credito

Potrebbe arrivare al Consiglio dei ministri di domani un decreto che consentirà alle imprese “un più agevole accesso ai finanziamenti delle banche, fino a 200 milioni di euro, con la garanzia dello Stato”. Lo dice il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che entro Pasqua vorrebbe anche varare “una sorta di manovra di nuove misure economiche di importi molto rilevanti”.

Annunci che arrivano mentre in Senato prosegue l’esame del decreto Cura Italia. Dopo il vertice di ieri tra Conte e i leader di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, dovrebbe proseguire anche in giornata il confronto sulle misure per fronteggiare l’emergenza economica scatenata dal coronavirus da inserire anche nel decreto Aprile. “Non intendiamo nazionalizzare nessuna impresa, piuttosto lavoriamo per tutelare i nostri asset strategici con lo strumento del golden power”, garantisce ancora il premier che nota: “Il vento in Europa sta cambiando”.

In questa situazione, aggiunge, “dobbiamo ragionare in ottica europea. Diciamo che dovendo finanziarci tutti avremo condizioni più vantaggiose in termini di tassi di interesse, accesso ai finanziamenti, se costruiamo strumenti che esprimano una politica fiscale e monetaria europea”.

Tornando in Parlamento, Forza Italia protesta per l’esclusione degli emendamenti al Cura Italia che proponevano l’abrogazione della plastic tax e della sugar tax. “Se il governo vuole davvero curare l’Italia, le tasse etiche, inutili e dannose vanno abolite per dare un segnale alle aziende che stanno svolgendo un ruolo fondamentale fornendo i pack in plastica per conservare la merce”, afferma Anna Maria Bernini, presidente del gruppo di FI al Senato, che della maggioranza dice: “Non smette mai di deludere”. Il Movimento 5 stelle presenta invece modifiche “per tutelare i medici da eventuali azioni legali nei loro riguardi”.

Una misura chiesta anche dalla Lega. Matteo Salvini auspica un “enorme scudo protettivo per i medici ospedalieri e di famiglia” impegnati nell’emergenza e – durante una diretta-fiume su Facebook – chiede anche le dimissioni ai vertici dell’Inps dopo il blocco del sito registrato ieri.

Sul rapporto con l’Europa, interviene infine Paolo Gentiloni. La Cassa integrazione europea (Sure), spiega a SkyTg24, “è un primo esempio molto importante. Non è certo l’unica risposta possibile e dobbiamo vederla come un primo passo molto importante”. Il commissario Ue per l’Economia condivide il parere di Giuseppe Conte sul Mes. Il fondo salva Stati, sottolinea, “è nato in un’altra epoca storica, nella crisi precedente che aveva un’origine finanziaria. Quel tipo di strumento e’ completamente inadeguato alla situazione in cui ci troviamo adesso”.

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