Tennis, Tokyo 2020: le speranze di medaglia dell’Italia alle Olimpiadi 2021. Berrettini e Fognini outsider, Sinner mina vagante. E il doppio…

Come è ormai noto a tutti gli appassionati di sport, le Olimpiadi di Tokyo, che da calendario avrebbero dovuto disputarsi tra la fine di luglio e la prima parte di agosto, sono state rinviate al 2021 a causa della pandemia di coronavirus. Lo slittamento di un anno avrà chiaramente delle ripercussioni (positive o negative a seconda dei casi) sugli atleti e rischia di modificare le gerarchie previste per ogni disciplina. Andiamo a focalizzarci sul tennis e sulle speranze di medaglia dell’Italia, che si affida principalmente a Matteo Berrettini e Fabio Fognini.

Il rinvio dei Giochi giapponesi non dovrebbe influire molto sulle chances dei due alfieri azzurri, che sono entrambi stabili nei pressi della top 10 (ottavo posto per Berrettini, undicesimo per Fognini). Entrambi sono pressoché certi di partecipare alla prossima rassegna a cinque cerchi e si presenteranno ai nastri di partenza come outsider. La responsabilità di essere favoriti toccherà ad altri tennisti (in primis Novak Djokovic, ma ad oggi anche Rafael Nadal e Roger Federer) e i due italiani potranno disputare il torneo olimpico senza particolari pressioni con la speranza di arrivare il più lontano possibile. Per Berrettini, bloccato in quest’inizio di 2020 da un problema agli addominali, sarà cruciale arrivare all’estate 2021 in ottime condizioni fisiche per poter esprimere al massimo il proprio potenziale, mentre è noto che per Fognini, le cui doti tecniche sono indiscutibili, molto spesso è l’aspetto mentale a fare la differenza.

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Un tennista che invece può essere pienamente felice del rinvio delle Olimpiadi è sicuramente Jannik Sinner. Il diciottenne nativo di San Candido è appena approdato nel circuito maggiore e ha bisogno di disputare tante partite e di accumulare esperienza per poter migliorare sempre di più. Le potenzialità dell’allievo di Riccardo Piatti sono fuori dal comune, cosa che è stata riconosciuta da tanti addetti ai lavori e giocatori stessi, ma l’età è un numero che conta e non sembrano questi i Giochi in cui l’altoatesino potrà ambire a conquistare una medaglia. Ciononostante, lo slittamento della rassegna nipponica gli darà la possibilità di affinare il proprio gioco e magari di guadagnare terreno in classifica, per poi presentarsi da mina vagante a Tokyo 2021.


Per quanto riguarda il doppio maschile, il meglio che l’Italia può offrire è l’ormai consolidata coppia composta da Fabio Fognini e Simone Bolelli. I due vincitori degli Australian Open 2015 hanno confermato la propria affidabilità nei recenti incontri disputati prima in ATP Cup e poi nel round eliminatorio di Coppa Davis: se riuscissero ad ottenere il pass per i Giochi potranno dire la loro, anche se certamente non da favoriti.

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