Sebastian Vettel e la Ferrari si separeranno alla fine del 2020. La notizia, proveniente dalla Germania, porta la firma di due fonti estremamente autorevoli: la Bild e il sito specializzato Auto und Motor Sport, secondo i quali l’annuncio potrebbe arrivare già nella giornata di oggi. La stagione non è ancora partita a causa dell’emergenza coronavirus, ma è universalmente noto che il rapporto tra il quattro volte campione del mondo e la Ferrari sia incrinato e il fatto che da Maranello non sia giunta alcuna smentita tende a rafforzare l’ipotesi tedesca.
Il punto di rottura tra il pilota nato ad Heppenheim e la scuderia italiana sarebbe il mancato accordo sul rinnovo del contratto. Vettel, giunto all’età di 32 anni, avrebbe desiderato firmare un biennale, mentre la Ferrari avrebbe voluto una consistente riduzione dell’ingaggio: una distanza, economica e di giudizio, troppo ampia per permettere una continuazione del matrimonio. D’altra parte, già qualche settimana fa il tedesco si era dichiarato aperto a nuove possibilità per il futuro, rifacendosi anche all’esempio del suo idolo Michael Schumacher: “Ho riflettuto un po’ in inverno e ho deciso che voglio continuare perché mi diverto ancora. Guidare per un team diverso dalla Ferrari? Penso che ci sia un esempio di un tedesco che è andato da qualche altra parte dopo la Ferrari”.
Se la notizia dovesse essere confermata, chi prenderà il posto di Vettel? I nomi più caldi al momento sono due: Carlos Sainz e Daniel Ricciardo. In entrambi i casi potrebbe affacciarsi l’idea di uno scambio, dal momento che McLaren e Renault sembrano gli unici due team appetibili per il tedesco: difficile infatti che Mercedes e Red Bull, già “illuminati” dalle stelle di Hamilton e Verstappen, possano aprirgli le porte. In ogni caso, nonostante le dichiarazioni dello stesso Vettel, non è da escludere totalmente anche l’opzione di un ritiro, che gli permetterebbe di godersi la vita familiare e di vivere senza rimpianti, visti i quattro titoli mondiali in bacheca.
antonio.lucia@oasport.it
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Foto: LaPresse
