Il mistero dei fuochi d’artificio illegali sparati a New York

Il fenomeno, le cui ragioni sono a oggi sconosciute, sta causano a New York molti più problemi di quello che ci si potrebbe immaginare, tanto che il sindaco de Blasio ha istituito una task force per risolvere la questione

Da alcuni giorni in diverse città degli Stati Uniti si verifica un fatto abbastanza curioso: dal tramonto all’alba decine di fuochi d’artificio vengono sparati nei cieli senza una ragione ben chiara. Il fenomeno, partito dal quartiere di Brooklyn a New York, ha interessato altre città come Denver, Boston, Oakland e Sacramento: secondo alcuni sarebbe una specie di festeggiamento per la fine dell’isolamento dopo il lockdown, mentre stando ad altre versioni potrebbe trattarsi di una celebrazione a favore delle manifestazioni contro la violenza della polizia.

I fuochi – di cui potete vedere alcuni scatti nella nostra gallery qui in alto – vengono sparati dai quartieri più periferici e multietnici come Harlem, con conseguenti chiamate della cittadinanza ai vigili del fuoco. La situazione, però, si è ulteriormente complicata dopo che a Flatbush, Brooklyn, un residente ha filmato proprio alcuni vigili intenti ad accendere fuochi d’artificio. A tal riguardo è stata aperta un’inchiesta dal dipartimento dei vigili del fuoco di New York, ma molti hanno teorizzato che dietro le esplosioni – almeno in parte – possa esserci proprio la polizia che le utilizzerebbe come scusa per legittimare le perquisizioni.

Le proteste dei cittadini e l’aumento degli incidenti hanno spinto il sindaco de Blasio ad annunciare lo scorso 23 giugno l’istituzione di una vera e propria task force per reprimere l’uso e il commercio dei fuochi d’artificio, che a New York sono oltretutto illegali. Quella che è partita come un goliardica trasgressione si sta trasformando nell’ennesimo tema di scontro nella Grande mela.

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