Tennis, Djokovic posticipa il test e il primo ministro serbo lo difende: “E’ nostra responsabilità, lui ha seguito raccomandazioni”

Giungono novità importanti dai Balcani, teatro negli ultimi giorni del grande caos venutosi a creare per l’Adria Tour 2020. Il mini-circuito di tennis ideato dal n.1 del mondo Novak Djokovic, da possibile rinascita si è tramutato in un vero e proprio disastro. La totale mancanza di prevenzione e l’atteggiamento troppo “leggero” dei giocatori, ivi compreso Nole, hanno causato la diffusione dei contagi (Djokovic compreso), alimentando polemiche a non finire sull’organizzazione della manifestazione.

Da questo punto di vista, oggi vi sarebbe dovuto essere il secondo test del campione nativo di Belgrado, ma Djokovic ha deciso di posticipare il tutto al termine del periodo di auto-isolamento, come viene riportato da ubitennis. In questo contesto davvero surreale, il primo ministro Ana Brnabic ha detto la propria, difendendo il n.1 ATP: “La cosa che più vorrei al mondo è che incolpassero me in quanto capo del Governo serbo e lo lasciassero in pace. La responsabilità è nostra, noi abbiamo allentato le restrizioni, se non l’avessimo fatto il torneo non si sarebbe disputato. Lui ha seguito le nostre raccomandazioni“.

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Foto: LaPresse

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