La lunga attesa sta per finire ed è quasi arrivato il momento di scendere in pista per i 20 piloti partecipanti al Mondiale F1 2020, che scatterà venerdì 3 luglio con le prime prove libere del Gran Premio d’Austria sul tracciato di Zeltweg. Al momento il calendario iridato è formato da otto gare sicure, mentre nelle prossime settimane Liberty Media renderà noto il proseguimento della stagione dopo la tappa di Monza del 6 settembre per provare ad allungare il più possibile il Mondiale.
A pochi giorni dal debutto ufficiale nel 2020, Lewis Hamilton è sempre il naturale favorito per il titolo iridato e quest’anno il britannico ha la possibilità di eguagliare il primato di 7 Mondiali conquistati in carriera dal tedesco Michael Schumacher, dunque sarà estremamente motivato alla ricerca di un record storico che sembrava imbattibile prima del dominio incontrastato imposto dalla Mercedes nell’era ibrida. Le Frecce d’Argento hanno demolito il resto della concorrenza portando a casa gli ultimi sei titoli piloti e costruttori, perciò devono essere considerate inevitabilmente le macchine da battere anche in un campionato 2020 stravolto e condizionato dall’emergenza sanitaria.
L’olandese, dopo alcune annate di apprendistato in cui ha alternato prestazioni superlative ad errori e manovre sopra le righe in pista, sembra aver raggiunto la maturità agonistica necessaria per contendere fino alla fine a Hamilton la leadership del campionato anche grazie ad una vettura in grande crescita e ad un calendario oltremodo favorevole specialmente nella prima fase. Il doppio appuntamento in Austria ed il terzo round a Budapest possono rivelarsi terreno di conquista per la Red Bull di Verstappen, il quale ha già vinto due volte a Spielberg (nelle ultime due edizioni) portando invece a casa nel 2019 la prima pole in carriera sul tracciato ungherese.
Alla luce del calendario, non è impensabile ipotizzare un Max Verstappen in testa al Mondiale dopo i primi tre weekend di gara, ma in seguito sarà molto difficile contenere l’eventuale cavalcata vincente di Hamilton su piste come Silverstone (doppio GP), Barcellona e Spa-Francorchamps. In ogni caso partire bene sarebbe già un risultato molto importante per il 22enne olandese, in modo da mettere per la prima volta pressione sulle spalle del grande favorito in una stagione accorciata in cui ogni singolo errore può avere un impatto devastante nella corsa al titolo.
Fonte: Erik Nicolaysen per oasport.it