Cecchi: “Nuova maglia Inter? Un obbrobrio, il calcio è roba sacra e lo zig zag non c’entra nulla”

Cecchi: Inter? Per motivazioni pensavo vincesse lo Scudetto e complessivamente per me è una mezza delusione

Stefano Cecchi nel ‘Microfono Aperto, trasmissione in onda su Radio Sportiva, ha parlato della nuova maglia dell’Inter, di Juve, Torino, Milan, Muriel, Sacchi ed altro.
Queste le parole del giornalista :
 

Condizione fisica post covid? L’impressione è che un calcio che abbassa i ritmi esalta chi ha doti tecniche e valori individuali. I 3 gol della Juve di ieri esaltano le doti di quei 3 campioni.

Nuova maglia Inter? Un obbrobrio, il calcio è roba sacra e lo zig zag non c’entra nulla con la storia dell’Inter. Da amante del calcio romantico, è un peccato mortale sciupare la maglia nerazzurra in quel modo. Inter? Per motivazioni pensavo vincesse lo Scudetto e complessivamente per me è una mezza delusione.
Juve? La grande differenza con la Lazio non sta nell’11 titolare ma nella profondità della rosa. Vado controcorrente, ma nei 3 gol che ieri sera abbiamo magnificato, dov’è la mano di Sarri? Con questi campioni non c’è bisogno di schemi o del sarrismo. 
Rabiot? Non sarà mai sarriano, è un portatore di palla. 
Pjanic? Spesso l’ho criticato perché lo ritengo un buon giocatore ma non un giocatore assoluto. Per competere a livello europeo ci voleva qualcosa di più. 
Allegri? Allenatore intelligente, aveva capito che la vittoria di ‘corto muso’ o di larga distanza alla fine dei conti non cambiava nulla. Nel mondo juventino resta un allenatore sottovalutato.
Dybala? Giocatore assoluto con tecnica sopraffina.
Torino? Tifare i granata è una sofferenza, siamo nel punto più basso della gestione Cairo. La squadra non era così scintillante come si pensava.
Milan? Squadra prigioniera da alcuni anni di una ripartenza continua. Pioli non sarà Guardiola ma sul campo ha sempre fatto bene.
Muriel? E’ un fuoriclasse ma è prigioniero di un carattere che lo frena. Da lui mi aspetto colpi di genio fantastici ma anche lunghe pause e assenze che deludono.
Sacchi? Ci ha fatto perdere il mondiale 1994. Le partite inguardabili della Nazionale le salvava Baggio con le sue giocate. Nel calcio conta il campione più che lo schema. Conclude Stefano Cecchi.
Inter nuova maglia
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Giornalista

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