Troppi filtri non fanno bene ai tuoi selfie su Instagram

Troppi ritocchi alle immagini non aiutano a raccogliere like. Lo dimostra una ricerca, che invita a preferire scatti al naturale

(Photo by Michael Gottschalk/Getty Images)

I filtri facciali di realtà aumentata sono diventati la nuova moda per i selfie (e non, dal momento che ne sono stati creati tanti che interagiscono anche con l’ambiente), con milioni di persone che scelgono di presentarsi ai loro follower su Instagram. Che siano orecchie da coniglio, un trucco gotico o cuoricini che ruotano sulla testa dell’utente, secondo uno studio condotto da diversi ricercatori della Rowan University del New Jersey, della Wayne State University di Detroit, della University of Missouri e della University of Illinois, l’uso dei filtri fotografici nei selfie produce in media meno apprezzamento rispetto ai selfie pubblicati senza filtri.

Selfie: un amore moderno

Nel 2013, la parola selfie è stata registrata come nuova dal dizionario di Oxford. Viene letteralmente definita come: “Una fotografia che ci si è fatti, in genere con l’uso di uno smartphone o una webcam e che viene poi condivisa tramite i social media”. Nel 2015 uno studio ha definito il selfie come “un autoritratto di se stessi (o di se stessi e di altre persone), scattata con una fotocamera o un telefono con fotocamera tenuto a distanza di braccio o puntato verso uno specchio, che di solito è condivisa attraverso i social media”. Gli studi sul tema sono tanti, dal momento che ormai i selfie sono considerati tra le forme più comuni di autorappresentazione nei social network, e sono partiti da Facebook per arrivare inevitabilmente a Instagram.

L’obiettivo del recentissimo studio Do you filter who you are?: Excessive self-presentation, social cues, and user evaluations of Instagram selfies (marzo 2020) è stato quello di esaminare alcuni dei modi in cui le persone si presentano tramite i loro selfie su Instagram. Se in altri report sono stati esaminati i motivi sociali e psicologici, come anche le differenze demografiche nella pubblicazione di selfie su Instagram, qui si esplorano le caratteristiche dei selfie che attirano più attenzione e approvazione da parte di altri utenti. La domanda che i ricercatori si sono posti è: come vengono dunque valutati i selfie su Instagram? A cosa è correlato il numero di like?

Immagine tratta dallo studio "Do you filter who you are?: Excessive self-presentation, social cues, and user evaluations of Instagram selfies"
Immagine tratta dallo studio “Do you filter who you are?: Excessive self-presentation, social cues, and user evaluations of Instagram selfies”

Il metodo applicato per lo studio

Per svolgere l’analisi sono stati campionati un totale di 2.030 post pubblici su Instagram usando selfie come termine di ricerca. Da questi sono state tolte le immagini a scopo promozionale, come quelle che erano state pubblicate entro un’ora dal periodo di raccolta dei dati, poiché questi post non avevano avuto il tempo sufficiente per ricevere un numero legittimo di like. Si è giunti così a un totale di 1.873 selfie per l’analisi principale. Di essi, il 90,7%, ovvero 1700, erano di donne, mentre il 9,2%, 173 scatti, di uomini. Metà selfie erano di caucasici, il 25% di ispanici, il 18,8% di asiatici e il 4,6% di afroamericani.

Ogni selfie è stato poi codificato per le seguenti categorie: numero di follower per ciascun account, genere della persona nel selfie, origine della persona nel selfie, uso di filtri fotografici sui selfie, presenza di alcuni segnali sociali nel selfie e numero di mi piace ricevuti per il selfie. Per segnali sociali si intendono quei selfie che mostrano elementi di lusso, come per esempio uno scatto con un centro fitness sullo sfondo, oppure un’immagine nella quale ci siano degli elementi che rinviino all’identità professionale (per esempio pilota o medico). 

Immagine tratta dallo studio "Do you filter who you are?: Excessive self-presentation, social cues, and user evaluations of Instagram selfies"
Immagine tratta dallo studio “Do you filter who you are?: Excessive self-presentation, social cues, and user evaluations of Instagram selfies”

Selfie truccati: agli utenti non piacciono

Si è scoperto che c’è una netta differenza nel numero di mi piace tra i selfie realizzati usando i filtri rispetto a quelli al naturale (968 like senza filtro, 164 con il filtro per gli uomini; 3.774 like senza filtro, 498 con il filtro per le donne) come anche tra le immagini che avessero la presenza di social cues, valutate positivamente e dunque in grado di generare una risposta in termini di like.

Se dunque i filtri fotografici sono uno strumento amato dagli utenti, vengono tuttavia visti dalla loro audience come un intento di mostrare solo la rappresentazione ideale di sé.

Non è un caso che lo scorso ottobre Spark Ar abbia annunciato di voler eliminare tutti quei filtri colpevoli di promuovere un’immagine chirurgicamente modificata di se stessi. Ma basta scorrere il feed di Instagram per rendersi conto che non sono solo i selfie a essere truccati, le stesse immagini di paesaggio vengono pesantemente modificate con effetti e colori irreali, nell’intento di guadagnare qualche like in più. Che sia giunto il momento di tornare alla cara vecchia realtà?

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