Roma sperimenta l’autobus connesso in 5G

Atac testa con Fastweb ed Ericsson su un bus la videosorverglianza intelligente, la manutenzione predittiva e la telemetria in tempo reale.

L’Atac di Roma ha sperimentato, grazie al contributo di Fastweb ed Ericsson, uno dei primi autobus connessi alla rete 5G con servizi avanzati per la sicurezza e il miglioramento dell’efficienza. Massimo Bugani, capo staff della sindaca Virginia Raggi con delega all’Innovazione, e Giovanni Alberto Campisano, capo staff dell’assessorato alla Città in movimento, hanno spiegato come il 5G rivoluzionerà i trasporti pubblici.

Un’infrastruttura 5G nel cuore di Roma

Il progetto Roma 5G avviato nel 2017 ha consentito di esplorare più settori, dalla sicurezza alla cultura, e certamente non poteva mancare il capitolo mobilità, soprattutto in una metropoli così complessa e articolata. Fastweb ed Ericsson hanno implementato una piattaforma integrata che utilizza le frequenze 5G a 26 Ghz e due celle mobili, situate su un palazzo in via Prati Fiscali, capaci di coprire l’intero percorso (da qualche centinaio di metri) effettuato dall’autobus all’interno del perimetro di sperimentazione. L’eventuale implementazione futura richiederebbe una dotazione di antenne analoga a quella attuale 4G, quindi circa seicento se si considera l’estensione di Roma. Però bisogna ricordare che le reti di nuova e vecchia generazione conviveranno a lungo e non ci sarà bisogno di doppiare il numero di celle in ogni luogo. Insomma, le celle 5G verranno posizionate là dove servono.

Le due antenne, connesse alla rete di trasporto in fibra ottica di Fastweb, trasmettono alla piattaforma Iot di Ericsson che raccoglie in tempo reale tutti i dati e le immagini video provenienti dal bus“, puntualizzano le aziende coinvolte: “Il terminale che riceve il segnale 5G è stato installato direttamente sull’autobus e connesso a un router che ha permesso di aggregare le varie componenti di rete per la realizzazione dei diversi casi d’uso“.

In pratica l’autobus, in questa versione sperimentale, monta un’antenna 5G che dialoga con le due celle del palazzo, a loro volta collegate in fibra ottica alla rete Fastweb. Le informazioni viaggiano sulla fibra e raggiungono il data center di Fastweb di Milano dove un nodo 5G Packet Core Ericsson abilita l’accesso alla rete Internet.

È una sperimentazione volta a migliorare la vita dei cittadini e a garantire più sicurezza negli spostamenti quotidiani“, ha dichiarato Bugani: “Sul 5G è bene ricordare che ci muoviamo sempre all’interno dei limiti stabiliti a livello nazionale“.

Un autobus 5G che guarda al futuro

Il bus Atac è stato allestito con un modem 5G, tre videocamere Hd, un sistema di diagnostica connesso al can-bus (il collettore di dati del veicolo) e un sistema gps. La piattaforma di videosorveglianza serve al monitoraggio e la segnalazione in tempo reale di situazioni di pericolo. Le immagini vengono trasmesse al centro di controllo Atac che grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale su cloud le analizza in tempo reale per segnalare situazioni critiche, come la presenza di armi, di bagagli incustoditi o scene di panico tra i passeggeri. Gli operatori così possono agire di conseguenza.

Si parla anche della rilevazione del flusso di passeggeri nel veicolo e il contratto al “free riding“. Inoltre, la cabina dell’autista è dotata di un pulsante per le emergenze collegato in cloud che, se attivato, lancia un allarme al centro di controllo, segnalando la posizione gps del mezzo.

Grazie alle sue caratteristiche principali di bassa latenza, affidabilità e ampia copertura, il 5G conferirà a questo comparto livelli di prestazione elevatissimi e la comunicazione tra veicoli e oggetti raggiungerà una velocità e un grado di precisione impensabili fino a oggi“, ha commentato Marco Arioli, head of network engineering di Fastweb. Il tutto per “rendere la mobilità pubblica più efficiente, intelligente, sicura e sostenibile“, come ha ricordato Giancarlo di Bernardo, direttore vendite di Ericsson Italia.

Manutenzione predittiva

Le apparecchiature di diagnostica di bordo collegano le diverse unità di controllo elettrico del mezzo. In questo modo “è possibile tenere monitorato lo stato di salute e di vivibilità del veicolo per effettuare eventuali interventi di riparazione in ottica predittiva“. I sensori permettono anche di segnalare in tempo reale il superamento di una serie di parametri, tra cui la pressione e la direzione del motore, la velocità e il consumo effettivo, o la temperatura e il livello di umidità all’interno dell’autobus.

Amendola dell’Atac ha sottolineato che non solo si possono individuare “in modo automatico e in tempo reale situazioni critiche all’interno degli autobus” ma anche “rilevare preventivamente anomalie di funzionamento“. Con la prospettiva di “utilizzare bus e tram come sensori mobili dentro la città: per esempio per rilevare lo stato del manto stradale, della segnaletica e del verde urbano“.

Telemetria in tempo reale

Il sistema per la gestione intelligente del traffico, sfruttando tutte i dati raccolti dall’autobus, consente di assegnare la priorità ai mezzi pubblici. In pratica è sinergico alla semaforica urbana, quindi permette di regolare il passaggio dei mezzi di trasporto pubblico agli incroci riconfigurando i semafori per garantire luce verde, con il vantaggio di aumentare la velocità e ridurre i tempi di percorrenza. Evidente anche il possibile impiego per favorire mezzi di soccorso e forze dell’ordine.

La nuova app Atac

Nelle prossime settimane verrà rilasciata anche la nuova app Atac che punta a fornire informazioni sulle linee in arrivo e grazie al riconoscimento automatico della fermata, di conoscere il tempo stimato di attesa in base alle condizioni reali del traffico, il numero di persone a bordo e di posti liberi sulla vettura, e di richiedere una fermata assistita. Senza contare i beacon sul mezzo per procedere al pagamento del biglietto.

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