Sconcerti: “Inter squadra vera, la più forte in Italia. Juventus ora è un club in difficoltà”

Sconcerti

Sconcerti: La Juventus ha capito di dover rifare la squadra e, con i mezzi che ha attualmente, ci stanno provando. C’è una cosa sul mercato che mi sembra sia capita poco,  nessuno è in grado di capire cosa accadrà a ottobre-novembre e quanto durerà …

Mario Sconcerti è  intervenuto in diretta ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto, La  riflessione del Direttore comincia dalla finale di Europa League che attenderà l’Inter di Conte contro il Siviglia:

Sconcerti su Siviglia- Inter

“Non c’è dubbio che l’Inter in questo momento sia una squadra vera, e la più forte d’Italia. Conte ha fatto un ottimo lavoro: non amo i suoi teatrini, lo conosco e discutiamo da più di 20 anni. Dal punto di vista tecnico però è uno dei migliori al mondo… Ci si aspettava questo risultato ed è arrivato con un cambiamento molto poco capito, perché c’è una vera differenza da diciassette partite a questa parte: l’uscita di un trequartista e l’ingresso di un mediano come Gagliardini. Questo ha ridisegnato l’Inter: non solo non prendono gol, ma neanche tiri in porta. La trasformazione tattica è stata evidente, cercando sempre più lo spazio alle spalle degli avversari”.

Le italiane non arrivano da tanti anni in finale di Europa League

“Secondo me non ci sono termini di paragone tra Coppa UEFA ed Europa League… La UEFA era completamente un’altra cosa, non essendoci le trentadue squadre di adesso in Champions. Io mi metto davanti ad una partita e scelgo a quel punto chi tifare, a meno che non ci sia la mia squadra. Tra Inter e Siviglia vinca il migliore”.

Per Sconcerti due punti critici di quest’Inter sembrano le gestioni di Skriniar ed Eriksen

“Bisogna accettare che Conte provi Bastoni, e così uno deve uscire: è una cosa normale, si gioca in undici. L’Inter ha una rosa molto ricca, checché ne dica Conte. Dal punto di vista tecnico è difficile riprenderlo, al massimo nella gestione delle cose, ma se inventi un nuovo giocatore ne devi sacrificare un altro. Eriksen gli ha fatto capire che in quest’Inter non gli serviva un trequartista”.

Su Barella magari, dopo qualche sfogo, potrebbe aver cambiato idea dopo questa crescita…

“Secondo me Barella è il miglior mediano d’Italia da almeno un paio d’anni, anche perché sa inserirsi benissimo ed è importante: fisico, piedi buoni anche se non eccezionali. Veramente un giocatore moderno, una straordinaria evoluzione di Gattuso. Era già fondamentale nel Cagliari, dove però faceva tutto. Sono d’accordo con Conte poi se dice che i campionati non si vincono con squadre troppo giovani… Anche se Conte ha spesso questo tipo di accelerazioni, che mancano un po’ di rispetto. Lo stesso fa con i giornalisti, categoria molto frastagliata al suo interno. Ci vuole rispetto per chi lavora, e questo dovrebbe averlo: non verso di me, che so non mi ama molto in questo periodo e questo mi rende orgoglioso, ma verso quei molti giovani che lavorano”.

La Juventus cerca un grande centravanti. Che ne pensa Sconcerti?

“Mi sembra un discorso differente… La Juventus ha capito di dover rifare la squadra e, con i mezzi che ha attualmente, ci stanno provando. C’è una cosa sul mercato che mi sembra sia capita poco: nessuno è in grado di capire cosa accadrà a ottobre-novembre e quanto durerà. Il vero rischio oggi è comprarsi un giocatore, pagarlo bene, per non poterlo poi impiegare. Questo sarebbe un crollo… Fino a ora non c’è mercato perché la gente ha paura di che cosa si mette in casa. Il vero problema è che parliamo di calcio come se non succedesse niente in giro ma le società, che mettono i soldi, devono per forza porsi certe domande e cercano di guadagnare tempo. La Juventus in questo momento è un club in difficoltà”.

Cosa serve davvero?

“Se cedi Pjanic e, soprattutto, rescindi il contratto di Matuidi, giocatore che ha giocato stabilmente da titolare, capisci che sono mosse disperate. Credo stiano lavorando per evitare un ridimensionamento, perché questo dipende anche dagli altri. Non vedo tante altre a competere, se non l’Inter. Secondo voi un capo d’azienda lavora per danneggiarsi? No, e vale per chiunque. Noi però nel nostro dilettantismo consideriamo buona un’amministrazione che porta grandi giocatori, ma pagati con i soldi degli altri”.

Friedkin dovrà fare questo?

“Lui sa come si vive. Se c’è una cosa che mi piace di questa operazione è la serietà. Ho visto i prodotti di Friedkin, e siccome sono un cinefilo, lui produce film fatti da grandi registi. Parte dalla qualità e con quella vuole rimanere amico. Sono sicuro che Roma non abbia mai avuto una proprietà con questa forza, quadratura e potenza. L’intelligenza della gente dovrà essere di non sprecare e non deludere, altrettanto dovrà fare la società. Gli americani, però, non sono gente che spende: loro investono, mettono dei soldi per averne di più o comunque divertirsi senza rimetterci troppo. Questa sarà una stagione di impostazione”.

Per cosa Pallotta sarà ricordato in negativo?

“I debiti no, perché per un presidente sono più una qualifica, una stelletta sul giubbotto: significa che i soldi li hai messi. In più ha fatto una serie di secondi e terzi posti impressionanti. Era un socio di un gruppo d’investimento composto da una trentina di persone, non da solo come Friedkin. Credo che lui abbia visto in Roma un’attività strategica per tutte le sue varie attività”.

Secondo Sconcerti la Champions League la vincerà il Bayern?

“Il PSG ha giocatori eccezionali, anche se credo che vincerà il Bayern Monaco. Sono cosciente che vedrò una bella partita, con grandi giocatori, e un calcio che in Italia non vedo”.

Il Covid sembra tornare a bussare: dovremo dimenticarci gli stadi con i tifosi?

“Chiaro che non si potrà tornare negli stadi, basta guardarsi intorno. Se poi ce ne mettiamo 1000, va bene, ma sono comunque 1000 persone che devono entrare con altre 100-150 che le sorveglieranno. Tutto il grande calcio sa che non si può riaprire: adesso siamo nel momento del nulla, ma a breve, tra qualche giorno, cominceremo a cercare di capire di più, se sarà da rivedere il protocollo. Siamo nella stagione migliore e abbiamo buttato via il vantaggio che avevamo sul virus”.

Sconcerti sulle scuole

“Anche lì bisognerà vedere cosa succede: pure le scuole sono ad alta tensione. Stiamo di nuovo quasi navigando a vista e bisogna avere molta pazienza, oltre che stare distanti. In scuole, stadi e discoteche, però, non si può fare”. Conclude Sconcerti.

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About Vincenzo Vitiello

Giornalista

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