Contro dissesto e inquinamento arriva ‘drone’ salva terreni

(ANSA) – ROMA, 26 SET – Un sistema che salva gli ‘eroi’
sopravvissuti nel terreno dopo una devastante contaminazione o
un forte degrado e li fa riprodurre in laboratorio per poi
reiniettarli sotto terra e ricostituire il suolo danneggiato ma
anche per rinforzare i terreni nella lotta contro il dissesto o
ridare vitalità fertile alle coltivazioni, in particolare i
vigneti. Questa la scoperta messa a punto da una start up
innovativa tutta italiana che verrà presentata a Pisa
nell’ambito dell’8/a edizione della European Biotech Week 2020,
e che rientra nel progetto BioResNova co-finanziato dalla
Fondazione Pisa e con il supporto scientifico del Dipartimento
di Biologia dell’Università di Pisa.
    Attualmente i Siti di Interesse Nazionale (SIN) di bonifica
interessano circa 1300 km quadrati di aree marine, lagunari e
lacustri e circa 1600 km quadrati di aree terrestri. Un quadro
allarmante dove si inseriscono le biotecnologie al posto di
tecniche chimiche e troppo invasive. I ricercatori hanno così
lavorato alla messa a punto di una sorta di ‘drone terrestre’
che può operare in laboratorio o direttamente nei siti da
trattare. Il sistema individua i microrganismi viventi ancora
presenti nel sito contaminato e li isola. “Il sistema RoboNova
che presentiamo a Pisa il 30 settembre con un evento dal titolo ‘Il mondo ha bisogno di terra sana’ la mattina in azienda con il
robot in anteprima e due webinar nel pomeriggio, di cui uno
sulla salute della vite ‘LIFE Zeowine’ – afferma l’ad della
start up DNDBiotech,Cosimo Maria Masini – è utilizzabile su siti
industriali a terra ma anche a mare sui sedimenti, in aree
commerciali, sulle discariche, in ambito agricolo per il
ripristino soprattutto della sostanza organica”. (ANSA).
   

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