Obecity, un villaggio digitale per promuovere l’azione contro l’obesità

Tema di salute ma anche culturale: così l’obesità è percepita. La nuova piattaforma, in digitale, ne parla nell’ambito di un progetto di comunicazione integrata che guarda al 2021 per incontrare anche la dimensione live sul territorio

L’obesità rappresenta un tema di salute pubblica rilevante, in tutto il mondo: secondo dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) infatti, dal 1975 al 2016 il fenomeno dell’eccesso di peso è triplicato a livello globale e, a differenza di un tempo, quando era associato tradizionalmente ai paesi avanzati, ha finito per investire anche quelli a basso e medio reddito, in particolare in ambito urbano.

Parlarne quindi è fondamentale, perché oltre alle dinamiche più legate alla salute nel complesso – costituisce un fattore di rischio per malattia croniche oltre che una condizione in grado di generare morte prematura – ci sono anche quelle relative alla vita quotidiana e di  relazione, in un’era dove i commenti e discussioni sui corpi passano anche dalla sfera della rete e dei social, spesso con derive negative (body shaming, fat shaming, ecc).

Un tema che è possibile approfondire e dibattere anche in digitale sulla piattaforma Obecity, un vero e proprio digital village, online dal 23 settembre (ma era stata annunciata a giugno) per diventare un punto di riferimento per il pubblico interessato al tema. Background scientifico per l’operazione, con contenuti sottoposti a una supervisione di un board scientifico.

L’obiettivo è anche aggregare una community che non sia solo virtuale: nel 2021 infatti Obecity punta a eventi sul territorio dopo il lancio in digitale.

La dimensione digitale della piattaforma rende accessibili quindi diverse forme di ingaggio, dalla possibilità per gli utenti di contattare redazione ed esperti, ai talk sui diversi temi: il primo, al debutto, ha riguardato l’argomento del body positive, tra gli ospiti Michele Carruba, presidente del Centro studi e ricerche sull’obesità dell’Università degli studi di Milano. Non solo una discussione di taglio scientifico, ma anche storie  per stimolare chi ascolta a intraprendere il percorso verso un nuovo approccio.

L’obiettivo del progetto è quello di fare informazione, promuovere sane attitudini con consigli su alimentazione sana e sport, e ingenerale incentivare una discussione sul tema anche ai fini della sensibilizzazione della opinione pubblica. Come spiegato dal professore Carruba in occasione del lancio, “oggi l’obesità viene vissuta come un problema estetico e non come malattia. L’obesità è il risultato dell’interazione di molteplici fattori che comprendono cause genetiche, ambientali, epigenetiche e deriva da alterazioni dei meccanismi neuroendocrini che regolano il peso corporeo. Lo stigma nei confronti dell’obesità è causato da una “non cultura”. Il problema viene visto come incapacità della persona coinvolta. Dobbiamo riconsiderare il tutto da un punto di vista culturale, insieme. L’obesità è curabile e, non solo, è prevenibile”.

Il progetto Obecity, oltre che sulla piattaforma omonima, si può seguire anche in digitale sui vari canali social dedicati.

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