Maltempo: il Nord Ovest è in ginocchio. Due le vittime e 22 i dispersi

Il maltempo travolge il nordovest, ingenti i danni. Si aggrava in Piemonte il bilancio dei dispersi a causa della violenta ondata di maltempo delle scorse ore.  “Abbiamo purtroppo registrato una vittima nel Vercellese, un ragazzo di trentasei anni, e abbiamo secondo i dati ufficiali della prefettura al momento 22 dispersi, specialmente concentrati tra le province di Cuneo, Vercelli e Biella. Questi sono i dati al momento, ma sono dati in forte evoluzione”, ha detto a Sky TG24 il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

 E’ stato – intanto – recuperato a Bettole, frazione di Borgosesia (Vercelli), il corpo del ragazzo disperso nell’incidente di questa notte sulla strada provinciale Doccio-Crevola. Lo rende noto il sindaco di Quarona, Francesco Pietrasanta, paese in cui il ragazzo abitava con il fratello. “Condoglianze e un forte abbraccio alla famiglia da parte di tutta la nostra comunità”, dice il primo cittadino. 

L’elicottero ‘Drago 55’ dei vigili del fuoco ha tratto in salvo otto italiani, tra cui due nipoti con la nonna, che erano rimasti bloccati dal maltempo a Vievola, una frazione di Tenda in valle Roya (Francia). Lo rende noto all’ANSA il Comando dei vigili del fuoco di Cuneo, secondo cui altre otto persone sono riuscite a raggiungere l’Italia transitando a piedi per la Galleria del Tenda. Tre di questi ultimi erano considerati dispersi, mentre degli altri cinque fino ad ora non si avevano notizie.

Il Po si è gonfiato di quasi 3 metri nelle ultime 24 ore sotto la spinta dei nubifragi che si sono abbattuti sul nord Italia fra Il Piemonte, la Liguria e la Lombardia. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti sui livelli del grande fiume al Ponte della Becca a Pavia in relazione all’ultima ondata di maltempo che sta causando frane e allagamenti.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al governatore del Piemonte, Alberto Cirio, per testimoniare la sua “vicinanza al territorio”, duramente colpito dal maltempo delle scorse ore. Il governatore Cirio, si apprende dalla Regione, ha informato il Capo dello Stato della situazione che, seppur più contenuta nell’estensione, mostra danni alle aree colpite maggiori e più gravi di quelli causati dalla terribile alluvione del 1994.

Il ponte che collega Romagnano Sesia e Gattinara, che passa sopra il fiume Sesia, è crollato. A darne notizia, poco fa, la Provincia di Vercelli. Si tratta di un viadotto di competenza della Provincia di Novara ed è un’arteria fondamentale per il traffico diretto in Alta Valsesia e di collegamento con i paesi della Bassa Valle, in particolare Gattinara. Sconcerto tra gli amministratori locali: il tratto di strada era stato riaperto alle 12 ed era stata fatta una diretta Fb dei due sindaci, Alessandro Carini di Romagnano e Daniele Baglione di Gattinara, proprio sopra il viadotto. “Mai – ha scritto il sindaco di Borgosesia, Paolo Tiramani, postando l’immagine del ponte in frantumi – avrei pensato di vedere questo”.

E un altro ponte è crollato nel Piacentino sulla strada statale 45, in Alta Valtrebbia, intorno alle 15. Si tratta del Ponte Lenzino, tra i paesi di Marsaglia e Ottone, in comune di Cortebrugnatella, a circa 80 chilometri da Piacenza. Non risulta ci siano feriti. La strada statale che congiunge Piacenza a Genova è chiusa. Il ponte è da anni ammalorato – all’inizio dell’anno è stato oggetto di parziali lavori di messa in sicurezza – e a causarne il crollo potrebbe essere stata la piena del torrente Trebbia, in queste ore particolarmente violenta. L’abitato di Ottone – ultimo comune piacentino ai confini con la provincia di Genova – è ora raggiungibile solo dal versante ligure.

Anche il camposanto di Trappa, frazione di Garessio (Cuneo), è stato travolto dall’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sul Nord Ovest. Molte tombe sono state spazzate via dai fiume esondati. L’onda ha portato via anche bare, sino a Garessio e Bagnasco.

E’ stata chiusa per precauzione, a causa dell’esondazione del torrente Dora, l’autostrada A5 Torino-Aosta tra gli svincoli di Quincinetto e Scarmagno. Lo ha reso noto Ativa, la società che gestisce il tratto Torino-Quincinetto. Sono segnalate code in uscita e traffico intenso a Ivrea.

“Era dal 1958, quando il fiume fece crollare la passerella, che non accadeva un disastro del genere”. A parlare è il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino, che per tutta la notte ha effettuato sopralluoghi in giro per la città per accertarsi dei danni provocati dalla piena del fiume Roya. Lo stesso Scullino nella notte è stato travolto da un’ondata di acqua e fango, mentre cercava di mettere in salvo la propria auto. “Il fiume era cresciuto – racconta – sono scivolato nell’acqua alta circa un metro e mezzo, ma per fortuna sono riuscito a mettermi in salvo. La corrente era molto forte”. Oggi il sindaco incontrerà in Comune il governatore della Liguria, Giovanni Toti per un punto sui danni provocati dal maltempo.

E su Facebook il messaggio del premier Giuseppe Conte: “Sono in costante contatto con il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. Stiamo assicurando un monitoraggio continuo, in pieno coordinamento con i territori, di questa emergenza, con particolare riguardo alla Valle D’Aosta, al Piemonte e alla Liguria. L’attenzione del Governo è massima”. 

Intanto Venezia alza per la prima volta le dighe del Mose per fronteggiare l’acqua alta. Le 58 paratoie mobili si sono sollevate per un’ora e 17 minuti nella prova-test. ‘Il test è andato bene’, dice all’ANSA il Provveditore alle opere pubbliche Cinzia Zincone.

Ha superato il record storico dal 1958 il valore di pioggia giornaliera ragguagliato sull’intero Piemonte, scrive su Twitter Arpa, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. “Valori eccezionali per le precipitazioni cumulate nelle ultime 24 ore su alcune stazioni: Sambughetto (Vco) 630 mm e Limone Piemonte (Cuneo) 580 mm”, aggiunge l’Arpa.

“Vernante sta uscendo dall’emergenza, abbiamo avuto danni ingenti, ma la situazione disastrosa è a Limone”. Così Gian Piero Dalmasso, sindaco di Vernante, 1.200 abitanti in provincia di Cuneo, subito a valle di Limone, dove la statale 20 del colle di Tenda è stata interrotta ieri sera perché era diventata un fiume di detriti e massi dopo l’esondazione di almeno due torrenti, tra cui il Vermenagna. “Ora tutto il Paese è senz’acqua, un terzo degli abitanti sono senza luce elettrica – conclude il sindaco di Vernante .- Alle 12 arriverà un autocisterna della società Acda per l’acqua potabile”.

E un vigile del fuoco volontario di Arnad è morto a causa del maltempo. Secondo quanto si è appreso una pianta gli è crollata addosso durante un intervento di soccorso nel paese della bassa Valle d’Aosta. In tutta la regione – allerta idrogeologica arancione – sono segnalate problematiche legate alle intense precipitazioni: sulla strada regionale della valle del Lys è crollato il ponte di Gaby.

 

loading...