L’appello di Mattarella: “Per tenere aperto il Paese tutti siano responsabili”

AGI – Servono responsabilità e collaborazione da parte di tutti per evitare un nuovo lockdown. Sergio Mattarella monitora la situazione dei contagi e, dopo essersi detto preoccupato nei giorni scorsi, lancia un appello a tutti i cittadini: solo con l’impegno comune di ognuno si potranno tenere aperte scuole, uffici, luoghi pubblici.

Il Capo dello Stato manda anche un messaggio all’Europa, che da ieri è bloccata in un braccio di ferro tra Parlamento e Commissione che rallenta la futura erogazione dei fondi del Recovery fund: “L’andamento dell’emergenza sanitaria causata dal Covid richiede all’Unione Europea la massima tempestività nella messa in campo di tutte le misure necessarie. Per questo mi auguro che siano presto superati i tentativi di rallentamento”. 

Mattarella ha ricevuto al Quirinale la nuova Presidente della Repubblica Ellenica, Katerina Sakellaropoulou, e durante il colloquio ha condiviso la visione di una Unione Europea che abbia un ruolo sempre più forte, coeso e autorevole in questi mesi, ovviamente, sul fronte della pandemia, ma anche nel gestire i flussi dei migranti. Nelle prime settimane di lockdown la presidente greca aveva telefonato al Capo dello Stato per esprimergli la sua solidarietà e anche nel colloquio di stamane ha riconosciuto la serietà del comportamento degli italiani, come dei greci, nella lotta contro la pandemia. 

Davanti al virus che rialza la testa, con i contagi che salgono in tutta Europa e anche in Italia, Mattarella ha sottolineato che la necessità di mantenere aperte le scuole, le fabbriche, gli uffici e gli altri luoghi pubblici implica una maggiore responsabilità dei singoli nel prevenire e limitare i contagi. Il governo per ora ha prorogato lo stato di emergenza ed ha stabilito l’obbligo di indossare la mascherina ovunque tranne che nelle proprie case. I governatori delle Regioni più colpite pensano a interventi più pesanti. Ma molto dipenderà dai comportamenti dei singoli, che in passato sono stati esemplari, ha più volte riconosciuto Mattarella, nonostante le sirene di chi vede nel rispetto delle regole anti-covid una limitazione delle libertà personali. “La libertà – ha ribadito il Presidente – non è un fatto esclusivamente individuale, ma si realizza insieme agli altri, richiedendo responsabilità e collaborazione”.

E la presidente greca ha citato la frase di Mattarella rivolta a Boris Johnson che aveva attribuito l’alto numero di contagi in Gran Bretagna rispetto agli altri paesi a un maggior amore della libertà da parte dei suoi concittadini: amiamo la libertà ma amiamo anche la serietà, gli aveva replicato il Presidente. 

Su tutte le crisi in atto, dal Covid ai migranti fino alla situazione nel Mediterraneo orientale, Italia e Grecia concordano nella necessità di un ruolo sempre più forte, coeso e autorevole dell’Unione Europea e, per quanto riguarda le crisi regionali, della Nato e dell’Onu. Durante la visita si è parlato anche della necessità che l’Europa, che ha dimostrato una risposta importante dopo la pandemia, si doti di risorse proprie e per fare fronte alle possibili urgenze.

I due presidenti hanno infine concordato sul fatto che la questione dei migranti del Mediterraneo non può essere lasciata soltanto sulle spalle dei paesi mediterranei, ma è una questione di strategica importanza che deve riguardare tutta l’Ue. Mattarella in una sua visita in Grecia aveva visitato il campo profughi di Eleonas e aveva chiesto allora che l’Unione applicasse rigore verso gli Stati membri anche in tema di accoglienza. Per i due presidenti, i cui paesi sono tra le prime frontiere verso i flussi migratori, solo l’Unione Europea nel suo complesso ha la forza per gestire questo problema. Sia attivando una politica complessiva anche nei confronti dei paesi da dove si verificano i maggiori flussi migratori, che per gestire la questione dei rimpatri. 

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