Reels o Stories: cosa è meglio per crescere su Instagram?

Come usare i due strumenti dell’app per migliorare la propria visibilità: i Reels sono più utili per aumentare l’audience, le Stories per fidelizzare i follower

Foto Pixabay

L’ultima trovata di Instagram sono i Reels, video a base di effetti speciali che li rendono irresistibili, proprio come quelli di TikTok (a cui Instagram si è ispirato). Anche molti influencer ci si sono già buttati a capofitto. Del resto è così che va quando i social lanciano una nuova funzione. E c’è anche chi pensa di sostituirli alle Stories, l’altra modalità di Instagram pensata per raccontarsi oltre le foto. Ma chi volesse guadagnarne in visibilità e conquistare i favori del famigerato algoritmo, tra Reels e Stories cosa dovrebbe scegliere?

In realtà è sbagliato metterli a confronto. Sono due cose diverse”, spiega Dario Vignali, esperto di social media marketing, che lavora soprattutto con celebrity e imprenditori. “Ma se proprio uno deve scegliere – continua – allora in questo momento i Reels hanno il vento in poppa. È una funzione nuova di zecca, quindi Instagram ha tutto l’interesse nel promuoverla, anche perché offre ai suoi utenti qualcosa che potrebbero trovare su TikTok. E visto che TikTok è generoso in fatto di audience, Instagram per stare al passo deve fare lo stesso. Ecco perché in questo momento pubblicare un Reel potrebbe voler dire avere un’audience molto più ampia di quella che potremmo ottenere con le storie o i post”.

Due strumenti diversi

Insomma se il vostro scopo su Instagram è quello di raggiungere un pubblico sempre nuovo e farvi notare al di fuori della vostra cerchia, fare un video con Reels in questo momento potrebbe essere la scelta giusta. “I reel verranno selezionati in base agli interessi e agli altri contenuti mostrati nella griglia Esplora degli utenti” si legge in una nota di Instagram, che lascia intendere come i reel possano aiutarci a raggiungere “un maggior numero di persone“.

Ma attenzione a trascurare le storie: si tratta infatti di due strumenti il cui scopo in chiave social è diverso. “Se i Reels sono un modo per estendere il nostro pubblico – aggiunge Vignali – le storie ci aiutano a fidelizzare chi ci segue già. In termini tecnici, possiamo dire che i Reels sono uno strumento di content discovery: servono a far sì che quante più persone ci scoprano. Mentre le storie sono uno strumento di content consumption: ci aiutano ad abituare le persone a guardare quanto più spesso possibile ciò che pubblichiamo. E su Instagram alimentare la relazione con i follower è di fondamentale importanza”.

Proprio per evitare che Reels e storie si sovrappongano, Instagram ha preferito tenerli separati. Le storie hanno il loro canale e ci appaiono in alto nella home di Instagram. I Reels invece condividono la sezione Esplora con i post fotografici. Si riconoscono a colpo d’occhio perché occupano uno spazio rettangolare, come quello che occuperebbero  due post, uno sull’altro. E mentre le storie si scorrono cliccando a destra sullo schermo, con i Reels si va di swipe, dal basso verso l’alto (proprio come su TikTok).

I trucchi del mestiere

Trattandosi di una nuova funzione con cui Instagram spera di portar via un po’ di pubblico a TikTok, il social che le fa concorrenza tra i giovanissimi, i Reels hanno il favore dell’algoritmo. Ma come si possono sfruttare per dare una spinta ulteriore al nostro profilo? “Vanno pensati come video brevi, veloci e creativi”, replica Vignali: “Se decidiamo di usarli per farci conoscere o per promuovere il nostro lavoro, è bene non fare affidamento solo su musica e parole. In tanti guardano i Reels senza audio. Dunque è una buona idea usare testi in sovrimpressione: aiutano a non perdere il filo conduttore del video anche quando l’audio è off”.

Altro trucco: usare gli effetti video che Instagram ci mette a disposizione. “Uno di questi – rivela l’esperto – per esempio ci permette di fare una ripresa, fermare il video e cambiare posizione o addirittura cambiarci d’abito e riprendere da dovevamo lasciato. con risultato che si può dar vita a una serie di effetti divertenti. Dobbiamo pensare i Reels come a una concentrato di contenuto. Se per esempio decido di mostrare come si fa la carbonara, dovrò farlo attraverso una sequenza veloce di foto e video che mostrano in rapidità i vari passaggi. Insomma lo scopo è quello di tenere incollato al video chi guarda senza che si stufi, altrimenti Instagram riceverà un feedback negativo sul nostro contenuto”.

Tornando alla domanda: meglio puntare sui Reels o sulle storie, Vignali suggerisce di sperimentare i Reels, ma di continuare a fare Stories: “Sono le storie che dicono a chi ci segue chi siamo. Se nei Reels dobbiamo dare il massimo e creare un contenuto irresistibile, nelle storie ci prendiamo la libertà di essere noi stessi. Possiamo essere più rilassati perché chi le guarda ha già scelto di seguirci. Insomma con i Reels parliamo al pubblico di Instagram, con le stories invece ci rivolgiamo al nostro, senza preoccuparci troppo di far colpo. E l’autenticità sui social premia”.

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