Covid: Napoli; nuova protesta mamme, ridateci la scuola

(ANSA) – NAPOLI, 17 OTT – Ci sono bambini con lo scudo di
Capitan America, altri con i gessetti colorati e scrivono sui
blocchi di cemento posti davanti all’ingresso di palazzo Santa
Lucia, a Napoli, sede della Regione Campania.Tutti hanno la
mascherina, nonostante in molti siano al di sotto dei 6 anni e ‘accompagnano’ i propri genitori nel secondo giorno di protesta
contro l’ordinanza del governatore Vincenzo De Luca che chiude
le scuole fino al 30 ottobre.
    Non ci sono solo mamme e papà, ci sono anche insegnanti,
esperti che tengono laboratori nelle scuole, ci sono gli autisti
degli scuolabus che chiedono misure di sostegno economico.
    “Ridateci la scuola”, dicono in coro i manifestanti, che con
sé hanno uno striscione con la scritta “La scuola non è un
virus”.
    “Ci preme dire, dopo la diretta Fb di ieri di De Luca che non
siamo qui perché sottovalutiamo il rischio – ha detto Maria
Carmen, mamma di Alfonso – ma per denunciare che in sette mesi
non ha fatto nulla e se la prende con le scuole chiudendole”.
    Sandra Forte è un’insegnante e una madre, in protesta, oggi, in
questa doppia veste. “Anche i medici lo hanno detto che il
contagio avviene fuori scuola e non dentro – ha sottolineato –
La scuola deve essere riaperta, come insegnante so bene che con
la didattica a distanza i ragazzi non riescono a mantenere
l’attenzione così come quando siamo in classe”.
    Stefano Nicoletti è il papà di Elisabetta e Anna, 8 e 9 anni.
    Tutta la famiglia è arrivata al presidio. “Noi chiediamo il
ritiro del provvedimento – ha spiegato – perché lede il diritto
allo studio, che viene completamente calpestato dall’ordinanza
di De Luca”. “Oggi si consente il campionato, a Napoli c’è la
partita, allo stadio ci sono mille persone – ha aggiunto – e il
problema sarebbero le scuole che sono controllate?”.
    Tra i manifestanti, c’è anche una insegnante di Arte e
immagini della scuola media Fiorelli. “Abbiamo sdoppiato le
classi – ha fatto sapere – per fare in modo che ci fosse tutta
la distanza dovuta tra i ragazzi ai quali viene misurata la
temperatura prima di entrare. Sono contraria alla chiusura, la
richiesta è di riaprire subito”. (ANSA).
   

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