Amb. Iran, anche Italia applichi fine embargo armi a Teheran

(ANSA) – ROMA, 19 OTT – L’Iran auspica che l’Unione europea e
l’Italia adottino misure volte a facilitare l’annullamento delle
restrizioni sulla vendita di armi convenzionali alla Repubblica
islamica, dopo che ieri è scaduto l’embargo su tali transazioni
in base alla risoluzione 2231 del Consiglio di Sicurezza
dell’Onu che recepiva l’accordo sul nucleare del 2015. Lo
afferma in una nota l’ambasciata iraniana in Italia.
    Inutilmente, nei mesi scorsi, gli Usa, che nel 2018 si sono
ritirati dall’accordo sul nucleare, hanno cercato di convincere
gli altri firmatari, in particolare gli alleati europei, a
prolungare l’embargo, e ieri il segretario di Stato americano
Mike Pompeo ha minacciato di sanzioni ogni Paese che venderà
armi a Teheran.
    Da parta sua invece, si sottolinea nel comunicato
dell’ambasciata, l’Iran “chiede con forza a tutte le parti
coinvolte nell’Accordo (sul nucleare) e in particolare ai membri
dell’Unione europea, di astenersi dall’ adottare qualsiasi
misura in contrasto con quanto stabilisce la Risoluzione 2231,
nonché di evitare richieste, azioni o prese di posizione
finalizzate al porre fine all’annullamento automatico delle
sanzioni e restrizioni”. “In base al paragrafo 5 dell’ Allegato
B della Risoluzione. 2231 – afferma ancora l’ambasciata – tutti
i governi possono prendere parte alle sotto descritte attività e
rilasciarne l’ autorizzazione: fornitura e vendita o
trasferimento diretto e
indiretto di tutti tipi di carro armato, cingolati, artiglieria
pesante, velivoli militari, elicotteri da guerra , navi da
guerra, missili e batterie missilistiche”.
    “Qualora l’Iran non ottenesse concretamente vantaggi dall’
annullamento delle restrizioni e sanzioni annunciate dalla
Risoluzione 2231, non sussisterebbero ragioni per il suo
impegno nell’ Accordo” sul nucleare, si afferma ancora nella
nota dell’ambasciata. (ANSA).
   

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