‘Ndrangheta: sequestrati beni per 50 mln a imprenditori

(ANSA) – REGGIO CALABRIA, 29 OTT – Beni per un valore di
circa 50 milioni di euro sono in corso di sequestro da parte del
Centro operativo della Direzione investigativa antimafia di
Reggio Calabria, finanzieri dello Scico di Roma e del Comando
provinciale della Guardia di finanza di Reggio Calabria. Il
provvedimento ha colpito tre imprenditori, Antonino Scimone, di
45 anni, Antonino Mordà (51) e Pietro Canale (41), indiziati di
appartenenza o contiguità a note cosche reggine. La figura degli
imprenditori era emersa nel corso dell’operazione “Martingala”,
condotta da personale della Dia e della Guardia di finanza di
Reggio Calabria e conclusa nel febbraio 2018 con l’esecuzione di
un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso nei
confronti di 27 persone, ritenute responsabili a vario titolo
dei reati di associazione mafiosa, riciclaggio, autoriciclaggio,
reimpiego di denaro, di beni, di utilità di provenienza
illecita, usura, esercizio abusivo dell’attività finanziaria,
trasferimento fraudolento di valori, frode fiscale nonché
associazione a delinquere finalizzata all’emissione di false
fatturazioni e reati fallimentari nonché con il sequestro di 51
società, 19 immobili e disponibilità finanziarie per un
ammontare complessivo di circa 100.000.000 di euro. I sequestri
– disposti dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale
reggino, presieduta da Ornella Pastore, su richiesta congiunta
di de Raho e Bombarideri – sono in corso di esecuzione in tutta
Italia. E’ la prima volta che nel distretto reggino viene
applicata la procedura prevista dopo la riforma del 2015 del
Codice Antimafia, che ha attribuito anche al Procuratore
azionale
antimafia la titolarità della proposta di misure di prevenzione
di natura patrimoniale. Nell’operazione “Energie pulite” sono
stati sequestrati dieci orologi di pregio (Rolex, Paul Picot,
Baume & Mercier), disponibilità finanziarie e rapporti
bancari/assicurativi, 18 imprese/società commerciali in Italia e
all’estero, 18 immobili, 7 automezzi e una imbarcazione da
diporto. Tra le società, è stata sottoposta a vincolo la Canale
Srl, comprensiva di 15 unità locali nella provincia reggina e
nelle provincie di Milano, Brescia, Mantova, Varese, Pavia, La
Spezia, Vicenza e Lecce. (ANSA).
   

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