(ANSA) – ROMA, 20 NOV – Gli epiteti verso Rudy Giuliani, sui
media e sui social media, in queste ore si sprecano. Per non
parlare delle ironie sulla presunta tinta per capelli che, sotto
i riflettori delle tv, gli colava sul viso durante l’ultima
conferenza stampa, quella per convincere gli americani che le
elezioni presidenziali sono state truccate e che Joe Biden non
ha vinto. Accuse – attaccano i detrattori – non sostenute da
prove, sorrette solamente da una serie di teorie del complotto.
Eppure Giuliani, 76 anni, padre e madre di origini italiane, tre
mogli e due figli, nelle sue mille vite ha vissuto veri momenti
di gloria. Dopo una carriera di avvocato e da procuratore
newyorchese, è stato lui lo ‘sceriffo di New York’ che nella
seconda metà degli anni ’90 ha ripulito le strade della Grande
Mela dal crimine, usando pugno duro e tolleranza zero verso ogni
tipo di reato. Nei suoi ultimi mesi da primo cittadino arrivò
l’11 settembre, e fu incoronato ‘sindaco d’America’, simbolo di
un Paese che resisteva e che non avrebbe mai ceduto davanti alla
barbarie del terrorismo. Fu quello l’apice della sua popolarità.
Poi una parabola discendente. (ANSA).
La parabola di Rudy Giuliani, ora bersaglio sui social
loading...