Per la maggioranza scoppia la grana della patrimoniale

AGI – Scoppia la grana della patrimoniale nella maggioranza che sostiene il governo Conte II dopo che una parte di Leu ed una del Pd hanno presentato un emendamento. Nell’imminenza dell’esame della legge di Bilancio che vedrà come prima protagonista la Camera e con un’alta probabilità che al Senato venga posta la questione di fiducia per accelerare i tempi, il tema diventa scottante.

Insorge il Movimento 5 stelle con il ministro Luigi Di Maio e il vice al Mise, Stefano Buffagni, ma anche nelle altre forze politiche del governo giallo-rosso la discussione è accesa. “La patrimoniale non esiste con il Movimento al governo. Il programma del Movimento è sempre stato chiaro su questo”, scrive, su Facebook, Buffagni.

“Non esiste mettere le mani nelle tasche degli italiani, su questo il Movimento deve essere l’argine; a maggior ragione in un momento difficile come questo con la Bce a supporto delle nostre finanze pubbliche. Si parta tagliando gli stipendi dei politici, Orfini compreso”, osserva.

Di Maio rincara: “Leggo dell’iniziativa parlamentare di qualcuno che vorrebbe introdurre una patrimoniale e dunque un’altra tassa per colpire imprese e lavoratori. Il Movimento 5 Stelle è sempre stato fortemente contrario”, mette nero su bianco.

Anche Italia viva, con il capogruppo in Senato, si fa sentire: “Siamo sempre stati contrari ad ogni aumento di tasse e siamo sempre stati contrari alla patrimoniale: lo siamo ancora di più in questa fase difficile per la nostra economia. Stasera approveremo un rinvio delle tasse nel dl ristori: contano i fatti, non le iniziative estemporanee”, dichiara Davide Faraone.

Nel Pd due deputati di ‘peso’ scrivono: “Inopportuna l’idea di una tassazione sui patrimoni, del tutto al di fuori della discussione fatta fin qui in maggioranza che non ha mai considerato una opzione del genere. Abbiamo iniziato con la scorsa Legge di Bilancio la riduzione delle tasse ai lavoratori, per la prima volta da tanti anni. Proseguiamo col taglio del cuneo anche con questa manovra. Questa è la priorità per il Pd: tagliare le tasse ai lavoratori e alle imprese”.

Si tratta dei Dem Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera e Gian Mario Fragomeli, capogruppo Pd in commissione Finanze di Montecitorio. E fonti Dem precisano: l’emendamento in tema di patrimoniale presentato da alcuni deputati del Pd rientra nella loro libera iniziativa individuale e non rappresenta un impegno del gruppo. 

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