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Burioni attacca Heather Parisi sul rifiuto al vaccino: “Se si ammala si attacca al tram”

Secondo quanto riportato da Fanpage Burioni ha risposto al post su Instagram della showgirl riguardo al vaccino contro il Covid:

«Più che essere attaccata se non fa il vaccino e si ammala si attacca. Al tram». Basta una riga a Roberto Burioni per rispondere ad Heather Parisi. Il virologo ha commentato su Twitter le parole della showgirl, che su Instagram aveva spiegato il suo no al vaccino anti Covid. Lei e la sua famiglia, tutti residenti a Hong Kong, non lo faranno perché non lo ritengono sicuro. Secondo Heather Parisi non ne sono stati valutati gli effetti «nel breve, nel medio e nel lungo periodo».

In un lungo post su Instagram la showgirl e ballerina aveva scritto: «Sono perfettamente consapevole che per questa scelta in Italia (non a Hong Kong) sarò derisa, attaccata, emarginata e che molti, in assoluta malafede, mi definiranno “novax”».

E ancora: «Purtroppo, nella società di oggi, la libertà e la tolleranza hanno ceduto il posto alla prevaricazione e alla violenza. Ma se questo è il prezzo da pagare per difendere l’ennesima violazione di un diritto inviolabile, lo faccio senza esitazione».

A Hong Kong, dove si trova la Parisi, il vaccino sarà disponibile forse a gennaio e dovrebbe essere data la possibilità di scegliere quale vaccino fare. «Io sono per la libertà vaccinale (cosìdetto consenso informato) che è un diritto riconosciuto in tutto il mondo dalla Dichiarazione di Helsinki, dalla Dichiarazione dell’Unesco, dalla Dichiarazione di Norimberga».

La comunità scientifica sostiene invece la validità del vaccino che è stato messo a punto da più case farmaceutiche in tempi record rispetto al passato. Molti personaggi noti del mondo della politica e della scienza hanno già fatto il vaccino per essere da esempio per quanti non sono convinti. Negli Usa si è già sottoposto alla vaccinazione il futuro presidente Joe Biden, che lo ha fatto in diretta tv. Piero Angela ha detto che non appena toccherà a lui lo farà ribadendo la sua fede nella scienza.

L’obiettivo è convincere quante più persone possibile a fare la vaccinazione. Lo stesso Burioni insieme a Matteo Motterlini, professore ordinario di Filosofia della scienza all’Università Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, ha spiegato al Corriere della Sera che la via migliore è convincere gli indecisi. «Le scienze comportamentali ci suggeriscono che non dovremmo occuparci dei più strenui oppositori al vaccino (i cosiddetti no-vax), perché molto probabilmente non riusciremo in ogni caso a vincere la loro diffidenza ideologica». Bisogna invece lavorare su coloro che esitano fornendo «fin dall’inizio, informazioni sull’efficacia del vaccino che siano semplici, comprensibili, trasparenti, univoche e non contraddittorie».