Diga Nilo – Si riaprono i dialoghi tra Etiopia, Sudan e Egitto

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Per la Diga del Nilo Etiopia, Sudan e Egitto riprendono il dialogo per l’approvvigionamento idrico. Unione africana (Ua): “Abbiamo concluso che questa settimana sarà dedicata a incontri bilaterali”

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera per la diga del Nilo questa settimana risulterà decisiva per la riapertura dei dialoghi tra Etiopia, Sudan e Egitto:

Etiopia, Sudan ed Egitto hanno concordato di riprendere il dialogo sull’annosa disputa sulla gigantesca Grand Ethiopian Renaissance Dam (Gerd), la grande diga che Addis Abeba sta costruendo sul Nilo Azzurro dal 2011 e che il Cairo e Khartoum temono danneggerà il loro approvvigionamento idrico, che dipende in gran parte dal Nilo e che sta creando tensione fra i tre Paesi africani bagnati dal fiume.
    I tre Paesi hanno tenuto oggi un incontro in videoconferenza alla presenza di funzionari del Sudafrica, Paese che detiene la presidenza di turno dell’Unione africana (Ua). “Abbiamo concluso che questa settimana sarà dedicata a incontri bilaterali fra i tre Paesi con esperti e osservatori”, ha detto il ministro per l’acqua del Sudan, spiegando che incontri tripartiti anche di vertice riprenderanno dal 10 gennaio.
    L’Etiopia ritiene la grande diga essenziale per il suo approvvigionamento elettrico e assicura che non ci saranno variazioni rilevanti di portata del Nilo, di cui l’Azzurro è
affluente. Ma il Sudan (il Nilo Azzurro e il Bianco si uniscono alle porte di Khartoum) teme che non gli arriverà abbastanza acqua potabile né irrigua, con il rischio potenziale per la vita di “migliaia di persone”. Analoga preoccupazione dell’Egitto che
dipende dalle acque del grande fiume per il 97% per del suo approvvigionamento idrico.
   

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