Cortilia raccoglie 34 milioni di investimenti. A bordo anche Renzo Rosso

Cortilia ha chiuso il 2020 con un fatturato di 33 milioni. Il patron di Diesel è tra i sostenitori di questo nuovo round per far crescere l’ecommerce dei prodotti agroalimentari a filiera corta

Marco Porcaro, Ceo e fondatore di Cortilia (foto ufficio stampa)
Marco Porcaro, Ceo e fondatore di Cortilia (foto ufficio stampa)

Un nuovo round di finanziamento da 34 milioni di euro, l’ingresso di Renzo Rosso nel capitale come nuovo investitore e la trasformazione in società benefit: parte così il 2021 di Cortilia, la startup che ha creato un ecommerce di prodotti agroalimentari a filiera corta, dopo aver chiuso il 2020 con 33 milioni di euro di fatturato, in aumento del 175% rispetto al 2019. E in arrivo, quest’anno, c’è l’inaugurazione di una nuova sede di 50mila metri quadrati alle porte di Milano.

Al nuovo round hanno partecipato i sottoscrittori dell’ultimo round, datato 2019: Indaco Ventures, Five Seasons Ventures, Primomiglio e P101 sgr, primo investitore istituzionale di Cortilia, dalla sua costituzione, attraverso i veicoli P101 e Italia 500. A questi si è aggiunta Red Circle Investments, la società di investimenti di Renzo Rosso, entrata nel capitale della food-tech fondata nel 2011 da Marco Porcaro, amministratore delegato dell’azienda che si dice “entusiasta” dell’accordo. Rosso, fondatore del marchio Diesel e presidente del gruppo di moda Otb, entra così anche nel consiglio d’amministrazione di Cortilia.

Nata dieci anni fa come primo mercato agricolo online in Italia, Cortilia è oggi un ecommerce basato su un modello di acquisto consapevole con 2.500 referenze a catalogo, prodotti alimentari a filiera corta forniti da 250 agricoltori, allevatori e artigiani e consegnati a domicilio ai clienti di Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte. L’obiettivo, grazie alle risorse finanziarie appena raccolte è ora incrementare la crescita della scaleup e sviluppare ulteriormente il servizio sul territorio italiano.

Un impegno fondativo a operare in modo responsabile e trasparente, promuovendo la filiera corta e stili di vita sostenibili tra i consumatori, che viene ribadito con l’adozione di un nuovo statuto. “La trasformazione in società benefit conferma la nostra volontà di dare priorità alla sostenibilità socioeconomica e ambientale nel nostro operato con una grande attenzione alla valorizzazione del tessuto agricolo del nostro meraviglioso territorio”, conclude Porcaro.

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