Su Clubhouse un utente è riuscito a rubare gli audio delle chat

La piattaforma ha bandito l’iscritto che è riuscito a trafugare le conversazioni ma non ha spiegato come intende rafforzare le sue misure di sicurezza

Clubhouse (immagine: Porro Gabriele/Wired Italia)

La sicurezza informatica delle chat vocali di Clubhouse è ancora sotto osservazione. Nel fine settimana un utente, di cui non è stata rivelata l’identità, è riuscito a trasmettere in streaming i file audio provenienti da alcune stanze del social network aggirando così la crittografia che dovrebbe proteggere le conversazioni.

La società ha immediatamente bandito in maniera permanente l’utente. Per estrarre gli audio, quest’ultimo avrebbe creato uno strumento di fortuna ricorrendo al toolkit utilizzato per creare l’applicazione di Clubhouse. Proprio questa scelta, tuttavia, avrebbe smascherato la sua identità, consentendo alla piattaforma di bloccare la violazione. Ad ogni modo episodi come questo mostrano le lacune che ancora caratterizzano la app.

Clubhouse, interpellato dai media, non ha spiegato quali nuove misure avrebbe implementato per prevenire una futura violazione simile. Secondo Jack Cable, ricercatore del Stanford Internet Observatory (Sio) interpellato da Bloomberg, le soluzioni adottabili potrebbero prevedere un sistema che impedisca l’uso di applicazioni di terze parti per accedere all’audio delle chat senza entrare effettivamente in una stanza oppure più semplicemente limitare il numero di stanze in cui un utente può entrare contemporaneamente.

Lo stesso centro studi nei giorni scorsi aveva evidenziato falle nelle misure di sicurezza adottate da Clubhouse per prevenire la possibile intercettazione delle conversazioni e l’identificazione degli utenti da parte del governo cinese.

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