
(ANSA) – NEW YORK, 31 MAR – G. Gordon Liddy, uno degli ‘idraulici’ del Watergate, è morto a 90 anni nella casa di una
figlia a Fairfax in Virginia. Il figlio Thomas ha confermato la
notizia, precisando che il padre non è morto di Covid. Liddy, un
personaggio dalla personalità teatrale che è stato agente
dell’Fbi, conduttore radiofonico di destra, autore di
bestseller, improbabile candidato al Congresso e promotore di
investimenti in oro, è passato alla storia per il suo ruolo nel
complotto organizzato per mettere microfoni nascosti nel
quartier generale del partito democratico al Watergate: il primo
di una catena di eventi che portò alla caduta del presidente
repubblicano Richard Nixon. L’effrazione, nel settembre 1971, fu
il primo atto dello scandalo Watergate che, investigato
aggressivamente dai cronisti Bob Woodward e Carl Bernstein per
conto del Washington Post, tre anni dopo fece crollare la
presidenza Nixon. (ANSA).
