Un progetto di legge della Florida vuole multare le piattaforme che bannano i politici

Il governo pro-Trump della Florida ha approvato una legge che multa i social media che bannano i politici sulle piattaforme online. L’unica eccezione è per le “grandi società che hanno un parco a tema”: un favore a Disney

(foto: Andrew Harrer-Pool/Getty Images)

Dopo il caso dell’ex presidente americano Donald Trump, espulso da piattaforme social come Twitter e Facebook, la Florida si sta muovendo verso l’approvazione di una legge che multerebbe le società digitali che de-piattaformano le figure politiche.

Il disegno di legge è stato proposto dal governatore Ron DeSantis – noto sostenitore dell’ex presidente Donald Trump – a febbraio, poco dopo le espulsioni del tycoon. Nonostante questo legame politico con Trump e la proposta della legge a ridosso della sua espulsione, i repubblicani della Florida continuano ad affermare che questo disegno di legge non ha nulla a che vedere con le decisioni prese dalle piattaforme in merito all’ex presidente, anzi che vorrebbe risolvere un problema più ampio.

Settimana scorsa la Camera dei rappresentati della Florida ha approvato il disegno di legge con 77 favorevoli e 30 voti contrari e quindi ora la legge tornerà al Senato dello stato, per approvare alcune delle modifiche apportate dalla Camera. La versione precedentemente approvata dal Senato prevedeva multe di 10mila dollari al giorno per chi si rende colpevole di bandire un candidato politico, e di 100mila dollari nel caso il candidato fosse stato in corsa per le elezioni. La versione ridiscussa e approvata dalla Camera ha addirittura aumentato le multe giornaliere a 25mila e 250mila dollari.

La legge non si applicherà ai divieti temporanei imposti dai social media, ma solamente a quei casi in cui una piattaforma rimuova post specifici che violano i propri termini d’uso. In sostanza, qualsiasi divieto che su un social network duri più di 60 giorni comporterebbe una multa per la piattaforma. Inoltre la legge imporrebbe che i social network rendano disponibili per gli utenti tutti i contenuti pubblicati dal politico prima che il suo account diventi inattivo.

L’unica eccezione che questa legge contempla è riservata a qualsiasi “servizio di informazione, sistema, motore di ricerca Internet o fornitore di software di accesso gestito da una società che possiede e gestisce un parco a tema o un grande complesso di intrattenimento”. In sostanza, visto che il parco Disney World di Orlando porta delle entrate fiscali significative per lo stato della Florida, il governo locale ha pensato di fare un favore a Disney, esentandola dal campo di applicazione di questa legge.

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