Instagram si è scusata per aver cancellato alcuni post di attivisti nativi americani

In una giornata particolare dedicata alla sensibilizzazione su temi cari agli indigeni, il social network si è reso colpevole della sparizione di contenuti di attivisti nativi americani. Ma il capo di Instagram Adam Mosseri si è scusato, spiegando che è stato un errore tecnico

Un bug di Instagram ha cancellato moltissime Stories postate dagli utenti durante la giornata di giovedì 6 maggio, causando problemi anche a un gruppo di attivisti che manifestavano a sostegno della giornata nazionale di sensibilizzazione per le donne e le ragazze native americane scomparse e uccise. Durante tutta la giornata, famiglie, amici, sostenitori e associazioni no-profit hanno pubblicato illustrazioni e messaggi, nonché le foto e le storie dei propri cari scomparsi o assassinati.

Instagram, tuttavia, ha eliminato tutti i post.

Le vittime di questa apparente censura hanno temuto che i contenuti non fossero in linea con le regole del social network, precludendo magari a una politica aziendale negazionista sul genocidio dei nativi americani. Adam Mosseri, responsabile di Instagram, ha però messo in chiaro come si sono svolti i fatti, spiegando che si è trattato di un malinteso e chiedendo pubblicamente scusa agli utenti tramite una serie di tweet.

Questo giorno è di importanza essenziale per aumentare la consapevolezza di un tema così cruciale, e noi vogliamo supportare la nostre community indigene su Instagram”, ha twittato Mosseri . “Ci scusiamo con tutti coloro che hanno pensato di non poter portare l’attenzione su queste tematiche”.

Non è ancora chiaro quale sia stato il problema che ha causato l’eliminazione di tutte queste Stories, ma Instagram ha confermato che si è trattato di un “inconveniente tecnico diffuso globalmente” che la società ha sistemato nel giro di poche ore.

Nonostante la conferma del disguido dovuto a un bug, la community nativa americana ha puntato il dito contro il sistema di moderazione dei contenuti di Menlo Park, sostenendo che dietro l’eliminazione dei post vi è sempre la mano di qualche moderatore umano che affianca gli algoritmi della società. Instagram, da parte sua, però ha ribadito che non vi è stata alcuna censura.

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