In una giornata particolare dedicata alla sensibilizzazione su temi cari agli indigeni, il social network si è reso colpevole della sparizione di contenuti di attivisti nativi americani. Ma il capo di Instagram Adam Mosseri si è scusato, spiegando che è stato un errore tecnico
Un bug di Instagram ha cancellato moltissime Stories postate dagli utenti durante la giornata di giovedì 6 maggio, causando problemi anche a un gruppo di attivisti che manifestavano a sostegno della giornata nazionale di sensibilizzazione per le donne e le ragazze native americane scomparse e uccise. Durante tutta la giornata, famiglie, amici, sostenitori e associazioni no-profit hanno pubblicato illustrazioni e messaggi, nonché le foto e le storie dei propri cari scomparsi o assassinati.
Instagram, tuttavia, ha eliminato tutti i post.
Le vittime di questa apparente censura hanno temuto che i contenuti non fossero in linea con le regole del social network, precludendo magari a una politica aziendale negazionista sul genocidio dei nativi americani. Adam Mosseri, responsabile di Instagram, ha però messo in chiaro come si sono svolti i fatti, spiegando che si è trattato di un malinteso e chiedendo pubblicamente scusa agli utenti tramite una serie di tweet.
We apologize to all those who felt like they could not bring attention to these incredibly important causes, and many others around the world. Helping people express themselves and raise awareness on the conversations they care about is at the heart of Instagram.
— Adam Mosseri 😷 (@mosseri) May 7, 2021
“Questo giorno è di importanza essenziale per aumentare la consapevolezza di un tema così cruciale, e noi vogliamo supportare la nostre community indigene su Instagram”, ha twittato Mosseri . “Ci scusiamo con tutti coloro che hanno pensato di non poter portare l’attenzione su queste tematiche”.
Non è ancora chiaro quale sia stato il problema che ha causato l’eliminazione di tutte queste Stories, ma Instagram ha confermato che si è trattato di un “inconveniente tecnico diffuso globalmente” che la società ha sistemato nel giro di poche ore.
Nonostante la conferma del disguido dovuto a un bug, la community nativa americana ha puntato il dito contro il sistema di moderazione dei contenuti di Menlo Park, sostenendo che dietro l’eliminazione dei post vi è sempre la mano di qualche moderatore umano che affianca gli algoritmi della società. Instagram, da parte sua, però ha ribadito che non vi è stata alcuna censura.
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