Instagram si è scusata per non aver moderato i commenti razzisti dopo la finale degli europei

Secondo il capo di Instagram, Adam Mosseri, si è trattato di un errore dovuto anche alla difficoltà per l’Ai di contestualizzare parole ed emoji

Instagram insulti
(foto: Charlotte Tattersall/Getty Images)

Instagram ha ammesso un suo errore nella moderazione dei commenti e delle emoji razziste rivolte ai giocatori della nazionale di calcio inglese che domenica hanno sbagliato i rigori nella finale di Euro 2020 contro l’Italia. Questo

Un’ondata di insulti razzisti da parte dei tifosi inglesi si è riversata sui giovani Bukayo Saka, Marcus Rashford e Jadon Sancho dopo la finale degli europei, ma questi commenti non sono stati rimossi tempestivamente.

Ora il capo di Instagram, Adam Mosseri, ha fatto mea culpa, scrivendo che questi contenuti sono stati “erroneamente” identificati come all’interno delle linee guida anziché essere segnalati a moderatori umani. Il problema è stato adesso risolto, ha dichiarato.

“Abbiamo la tecnologia per cercare di dare la priorità alle segnalazioni abbiamo erroneamente contrassegnato alcuni di questi come commenti benigni, cosa che non sono assolutamente”, ha scritto su Twitter Mosseri in risposta a una giornalista dell’emittente britannica Bbc che chiedeva spiegazioni sul perché questi insulti non fossero stati rimossi, anche se segnalati dagli utenti.

Le segnalazioni “su questi tipi di commenti dovrebbero ora essere esaminati correttamente”, ha scritto ancora Mosseri, che ha però ammesso che le emoji offensive sono difficili da rilevare “così come le parole il cui significato cambia in base al contesto”.

La Bbc aveva chiesto lunedì la rimozione di un commento contenente diversi emoji di scimmie sotto un post del giovane calciatore dell’Arsenal Saka. La risposta della piattaforma è stata, tramite una notifica, che questo contenuto “probabilmente non è contrario alle nostre linee guida”.

Ieri lo stesso Saka ha risposto agli abusi. Riferndosi alle piattaforme social ha scritto di non volere “che nessun bambino o adulto debba ricevere i messaggi di odio e dolorosi che io, Marcus e Jadon abbiamo ricevuto questa settimana”.

Saka ha affermato di avere subito capito il tipo di insulti che stava per ricevere, ma ha constatato che invece le piattaformenon stanno facendo abbastanza per fermare questi messaggi”.

Anche in seguito ai commenti di Mosseri di mercoledì, per alcune ore sul profilo di Saka sono rimasti ancora presenti molti altri commenti razzisti. Il razzismo su Instagram non è un problema nuovo e altri calciatori in precedenza avevano subito insulti di questo tipo. Come prima misura di autotutela gli utenti di Instagram possono filtrare i commenti con parole o emoji offensivi sui propri account, modificando le Parole nascoste nelle impostazioni.

Per il momento Instagram sembra non riuscire a fare molto di più per prevenire e moderare il razzismo sulla sua piattaforma. Imran Ahmed, amministratore delegato del Center for Countering Hate ha detto alla Bbc che “dei 105 account che abbiamo identificato per aver abusato razzialmente dei calciatori inglesi, 88 sono ancora attivi”.

Secondo Ahmed “è tempo che il governo del Regno Unito segua l’esempio della Germania nell’approvazione di leggi e imponga gravi sanzioni finanziarie alle aziende che danno un megafono al razzismo e all’estremismo”.

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