Conte vede Cingolani, ci ha dato garanzie sul no al nucleare. Salvini? Vada in Francia

AGI – Oltre un’ora di incontro tra il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, e il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani nella sede del Mite a Roma. Hanno preso parte alla riunione anche i ministri pentastellati Luigi Di Maio, Stefano Patuanelli, Fabiana Dadone e Federico D’Incà.

Un incontro di ‘chiarimento’ chiesto dai 5 stelle dopo le parole del ministro sull’energia nucleare. Al termine l’ex premier ha riferito di aver ricevuto garanzie da Cingolani: “L’Italia non abbraccia l’energia atomica, abbiamo avuto garanzie perché questa è la sensibilità del M5s ma soprattutto perché ci sono stati due referendum e l’energia atomica costa moltissimo”, ha spiegato Conte.

“Noi come sistema italiano stiamo puntando a incrementare sempre più le eco tecnologie e continueremo in questa direzione. Anche da questo punto di vista Cingolani condivide questa posizione”, ha aggiunto il leader pentastellato.

Conte non ha risparmiato una ‘stoccata’ al leader della Lega. “Salvini è per il ritorno al nucleare? Può trasferirsi in Francia”, ha tagliato corto l’ex premier. “Il ministro Cingolani condivide le nostre considerazioni. Dobbiamo incrementare le energie rinnovabili e discutere di nucleare significa distrarsi dall’obiettivo principale. Sarebbe ingeneroso scaricare sul ministro Cingolani un percorso sulle rinnovabili che l’Italia sta facendo. Noi abbiamo fatto percorsi chiari”.

Ma quello sul nucleare non è stato l’unico affondo che Conte ha riservato al suo ex ministro dell’Interno. “È sotto gli occhi di tutti che la ministra Lamorgese è competente, sa di cosa parla e si sta impegnando al massimo. La sua mi sembra un’opera meritoria.”, ha premesso Conte difendendo la titolare del Viminale dagli attacchi di Salvini, il quale “non mi sembra che sui rimpatri abbia migliorato da ministro come gli avevo chiesto. Ha ottenuto il risultato di tenere in mare dei migranti”.

Infine, Conte ha riferito di aver affrontato con il ministro della Transizione ecologica anche la questione del rincaro delle bollette: “Abbiamo avuto un proficuo incontro con Cingolani passando in rassegna lo stato dell’arte e le prospettive. La transizione ecologica è nel Dna del M5s ma deve essere nel Dna di tutte le forze politiche perché concorreranno alla neutralità climatica nel 2050″.

“Dobbiamo lavorare tutti in questa direzione e abbiamo trovato un ministro molto motivato. Il M5s darà un contributo entusiasta, consapevole dell’importanza della crescita economica ma anche dello sviluppo sociale, una crescita ben costruita porterà anche giustizia sociale. Un tema particolarmente a cuore è quello del rincaro delle bollette: dobbiamo intervenire con varie modalità per calibrare questi costi. È un incremento notevole che si ripercuote sulla vita delle singole famiglie”, ha concluso Conte.

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