Ruby ter: ex guardia Arcore,ragazza voleva un milione da Cav

(ANSA) – MILANO, 19 GEN – Giovanna Rigato, una delle giovani
ex ospiti alle serate di Arcore e imputata anche a Monza per un
tentativo di estorsione ai danni di Silvio Berlusconi da un
milione di euro, si presentò nella “primavera del 2017” davanti
a villa San Martino con un “foglio” in cui “c’era scritto che
entro sette giorni il presidente avrebbe dovuto versarle una
somma di denaro, un milione di euro, su un conto in Inghilterra,
altrimenti disse lei ‘ognuno si assume la sua responsabilità'”.
    Lo ha raccontato, testimoniando nel processo sul caso Ruby ter a
carico del leader di FI e altre 28 persone, tra cui molte
cosiddette ‘olgettine’, Roberto Sileno, ex coordinatore, ora in
pensione, del servizio di vigilanza della residenza ad Arcore,
il primo teste della difesa dell’ex premier, convocato in aula
dall’avvocato Federico Cecconi.
    Il teste ha letto anche parte del biglietto che Rigato cercò
di consegnare all’ex premier nel quale era scritto che aveva “urgenza di parlare col Presidente” per quel “pagamento da un
milione”, ‘spalmato’ su “7 anni”, e nel quale erano indicate
anche le scadenze e le coordinate bancarie.
    Sileno ha spiegato che in quegli anni “le ragazze chiedevano
di essere ricevute quasi tutti i giorni, ma noi dicevamo che non
ci si può presentare così, questo non è l’iter, bisogna prendere
appuntamento con la segreteria. Ma era difficoltoso, erano
verbalmente aggressive, eccedevano, insistevano”.
    Il ‘pressing’ sul Cavaliere per richieste di denaro da parte
delle giovani, poi finite imputate per falsa testimonianza e
corruzione in atti giudiziari, era già emerso dagli atti
dell’inchiesta. (ANSA).
   

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