Sparatoria Questura: motivi assoluzione,folle non imputabile

(ANSA) – TRIESTE, 05 SET – Un “folle non imputabile e quindi
non punibile”, che ha impiegato 27 secondi per uccidere i
poliziotti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego e tre minuti e
mezzo per tentare di fuggire sparando contro altri agenti
nell’atrio della Questura e in strada, prima che un poliziotto
della Mobile riuscisse a colpirlo all’inguine. Sono le
motivazioni della sentenza di assoluzione di Alejandro Augusto
Stephan Meran, pronunciata il 6 maggio scorso, scritta dai
giudici della Corte di Assise Enzo Truncellito e Camillo
Poilucci in 42 pagine, e pubblicata questa mattina dal
quotidiano Il Piccolo.
    Solo un folle insomma, secondo i giudici, poteva uccidere il
4 ottobre 2019 due poliziotti in Questura, come spiegato nelle
condizioni psichiatriche di Meran, che “erano al momento del
fatto talmente gravi e pervasive da escluderne in toto
l’imputabilità”.
    L’assassino è ancora detenuto in carcere a Verona, sottolinea
Il Piccolo, dove sta scontando una detenzione «illegittima»,
come fa notare il suo legale, l’avvocato Paolo Bevilacqua, visto
che la sentenza indicava il trasferimento in una Rems. (ANSA).
   

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